HOMEPAGE POLITICA Alatri – Una malinconica riflessione di Maurizio Cianfrocca sulla vita cittadina

Alatri – Una malinconica riflessione di Maurizio Cianfrocca sulla vita cittadina

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“Ho letto con delusione ma senza sorpresa i dati sugli abitanti della nostra Alatri che sono scesi di molto rispetto agli ultimi animali soprattutto quando ci si attendeva il tanto auspicato  sorpasso alla soglia che avrebbe aperto opportunità diverse a cominciare dalle rimesse dello stato che sarebbero aumentate e non di poco.


Non c’è bisogno di sottolineare come il dato è stato  influenzato nell’ultimo decennio dalla numerosa comunità romena che, contando fino a 2000 unita,  ha fatto lievitare il numero di residenti. La crisi economica degli ultimi anni purtroppo,  non solo ha portato lontano da Alatri tanti di questi che , perso il lavoro, o sono tornati in patria o hanno  cercato altre soluzioni, ma , ancora più preoccupante,  ha costretto tanti giovani a trovare fortuna all’estero e qualche famiglia  ad emigrare al nord. 

Ma questo non può certo sorprendere perché  mi chiedo :  per quale motivo  una persona di fuori dovrebbe scegliere Alatri per risiederci ?   Quali sono, se ci sono, le attrattive per convincere qualcuno a scegliere la nostra Città?   Senza che mi addentro nelle negatività che é inutile rimarcare perché sono sotto gli occhi di tutti , ripeterò però , e fino alla noia,  che se non si interviene sulla valorizzazione del nostro patrimonio, sul convincimento che lo sfruttamento delle ricchezze archeologiche, storiche e paesaggistiche  é l’unico che potrebbe fare da volano alla nostra economia e alla creazione dei posti di lavoro allora fra un anno staremo qui a commentare un dato ancora  più negativo di quello attuale.

E non bisogna nemmeno pensare di favorire ancora insediamenti urbanistici fine a se stessi e non funzionali alla crescita della città dove oggi sono molti gli immobili che portano la scritta ” vendesi ” o ”  affittasi “. Del resto non bisogna essere soddisfatti e contenti di riempire la piazza solo dieci serate all’anno, ma bisogna creare i presupposti per fare di Alatri una città viva , frizzante  e in continuo movimento.

Allora sì che qualcuno potrebbe pensare di decidere di trascorrere i propri giorni nella nostra città ma soprattutto si creeranno i presupposti per far rimanere i nostri giovani come parte integrante ed  indispensabile per una città del futuro”.