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Alatri – Amministrazione Comunale: Ribadiamo con convinzione che Il Politeama non si poteva acquistare

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Chi dice il contrario lo fa solo con fini elettoralistici e con una impropria conoscenza dei fatti e delle norme. Non si tratta esclusivamente del reperimento tra le pieghe del bilancio comunale o con il ricorso a mutuo degli 85.000 euro per l’acquisto.


 

Questo deve essere chiaro: la spesa preventivata oggi solamente a corpo per una eventuale ristrutturazione, messa in sicurezza ed ottenimento delle certificazioni di agibilità per locali di pubblico spettacolo moltiplicherebbe molte volte il costo dell’acquisto, raggiungendo parecchie centinaia di migliaia di euro. Senza contare le spese di una eventuale gestione diretta (luce, riscaldamento, acqua, pulizie) che per un locale di quelle dimensioni andrebbero ad incidere per circa 25.000 euro l’anno. Inoltre, cosa assolutamente vincolante, va considerato il quadro normativo che non consente alle Pubbliche Amministrazioni di acquistare immobili che non abbiano una destinazione istituzionale: il riferimento puntuale è al combinato disposto del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, della Legge di conversione n. 111/2011, della L. 24 dicembre 2012, n. 228, Nonostante queste considerazioni tecniche l’Amministrazione ha tentato una strada per l’acquisto dell’immobile, dando anche seguito a uno specifico O.d.G. si è chiesto parere alla Corte dei Conti la quale ha prodotto risposta scritta pervenuta, purtroppo, solo il 14 di settembre scorso e che a parere della struttura comunale e del Segretario Generale, conferma quanto già affermato in merito agli impedimenti normativi.

Si può dunque legittimamente ritenere, come richiamato nel parere della Corte dei Conti indispensabile e indilazionabile (art.138, L. 24/12/2012, n. 228), concludere l’acquisto del Politeama?

Questi i fatti e le leggi che bastano da soli a delineare i contorni evidenti della strumentalizzazione politica alla quale stiamo assistendo in questi giorni. Ma vorremmo puntualizzare alcuni riferimenti della recente storia politica amministrativa della Città che è bene che l’opinione pubblica conosca e sui quali invitiamo a riflettere. Anzitutto la struttura, costruita nel lontano 1949 e ristrutturata totalmente nel 1997, ha nel corso degli anni avuto numerosi passaggi di proprietà e a nessuno, né in epoche relativamente lontane, né di recente è mai passato per la mente di acquisirlo al patrimonio pubblico, anche avendone possibilità economica e opportunità normativa favorevole.

Perché? L’ultima procedura fallimentare, quella attuale, risale al 2005, esattamente con il n.811/2005; il deposito degli atti presso il tribunale con l’indizione della prima asta risale al luglio 2009. In quella data Alatri era amministrata proprio dalla stessa Forza Italia di oggi che ha in Iannarili il suo leader indiscusso. Qualcuno dovrebbe fare uno sforzo di onestà e di memoria e chiedersi quali e quanti atti formali volti ad acquisire il Politeama sono stati prodotti da F. I. durante la permanenza al governo della Città. Nonostante le approfondite ricerche negli albi comunali, non esiste ombra di un solo pezzo di carta prodotto a favore del Politeama. Anzi, ad onor del vero, abbiamo trovato un altro “mero” (citazione dalla Corte dei Conti) ordine del giorno che a differenza di quanto fatto da noi, fu brutalmente ed inequivocabilmente bocciato per 8 voti contro 3, senza contare chi, forse colto da improvvisa esigenza fisiologica, ha abbandonò la seduta al momento del voto.

Ci si consenta una ulteriore riflessione in merito ai cosiddetti mutui elettorali di cui F. I. ci accusa essere artefici: se solo oggi riusciamo a mettere in programma taluni interventi inderogabili finanziandoli con il ricorso ai mutui, è solo perché proprio loro hanno così tanto indebitato l’Ente da non permettere fino ad oggi di ricorrere ai mutui. Inoltre pensate davvero che se fosse stato possibile, in una becera logica elettoralistica, non avremmo acceso un mutuo di 85.000 euro per l’acquisto del Politeama, tacitando così le polemiche? Ci fate davvero così sprovveduti?

E’ bene inoltre riflettere su di un fatto incontrovertibile: come già accennato il Cinema Teatro Politeama non è stato mai di proprietà comunale, né nei momenti bui delle programmazioni di infimo livello, e nemmeno durante i numerosi periodi aurei dei film di prima visione e dell’”impegno civile”. Tutta la storia del Politeama, nel bene e nel male la si deve alla sensibilità dei privati che nel tempo lo hanno gestito.

Chiarita la questione, con leggi e carte alla mano, in tutte le sue sfaccettature, è doveroso da parte di questa Amministrazione ribadire tutto l’interesse, già più volte espresso dallo stesso Sindaco Giuseppe Morini, a stipulare con la nuova proprietà un accordo di programma o convenzione, qual si voglia, in grado di garantire il parziale utilizzo pubblico della struttura per eventi ed attività culturali di rilievo, assicurando all’intera cittadinanza che sarà cura degli Uffici Comunali preposti fare in modo che siano seguite tutte le prescrizioni normative in materia di edilizia vincolata nei centri storici di pregio.

Ci sentiamo infine in obbligo di ringraziare, vista la gloriosa storia della sala cinematografica, tutti i privati che hanno, nel corso di 66 anni di vita, gestito il Politeama, superando anche grandi difficoltà, primo tra tutti la famiglia Papitto.