HOMEPAGE CRONACA Calcio – Italia campione. Stefano Tomaselli presente a Wembley: “Emozioni indescrivibili”

Calcio – Italia campione. Stefano Tomaselli presente a Wembley: “Emozioni indescrivibili”

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Stefano Tomaselli da Isola Liri è stato uno degli “eroi” di Wembley. Uno dei tantissimi nostri connazionali presenti a Londra ad assistere alla finale Italia-Inghilterra che ci ha laureato per la seconda volta nella nostra storia Campioni d’Europa.

Il suo è stato un atto di coraggio visto che nella terra d’Albione si giocava contro la squadra di casa che tentava anch’essa l’assalto ad una coppa europea che gli manca da sempre. Oltre alla partita che si mostrava proibitiva si è aggiunto poi il rischio anche della Variante Delta del Covid-19 che in Inghilterra è presente a macchia d’olio.

Stefano però non si è fatto intimidire e in questo racconto ci spiega i motivi del suo viaggio nell’accompagnare l’Italia al trionfo europeo in una delle partite pià belle e difficili della nostra storia calcistica.

Stefano, cosa ti ha spinto ad andare a sostenere la nostra Nazionale a Wembley? Cosa ti è scattato dentro? Non hai avuto paura anche della variante Delta?

Sono partito domenica mattina presto con un volo charter organizzato dalla FIGC senza pensare a niente, non si può smettere di vivere per un virus e rispettando tutte le regole sono andato perchè tutti abbiamo bisogno di tornare a vivere delle emozioni forti

Eri con un gruppo di amici o sei partito da solo?

No, ero solo.

Com’era l’atmosfera fuori da Wembley? Si è parlato di tifosi inglesi molto scalmanati e aggressivi… raccontaci

Erano molto convinti di vincere, non sembravano preoccupati, cantavano, ballavano e davano l’impressione di aspettare soltanto che il loro capitano (Kane n.d.r) alzasse al cielo la coppa.

Hai avuto problemi nel raggiungere il Wembley Park?

No. Nessun problema di ordine pubblico. Tutto tranquillo.

In che settore eri? Tra i tifosi italiani?

Io ero con i 1000 che hanno avuto la possibilità di andare a Londra dopo l’accordo tra Uefa e governo inglese, ero quindi ovviamente in curva con i tifosi italiani, ma soltanto con quelli partiti con me dall’Italia.

Che emozione è stata stare seduto a Wembley, il tempio del calcio?

Wembley mi mancava. E’ stato fantastico essere lì a sostenere la nostra nazionale e portare in giro per il mondo il nome della mia città (Isola Liri n.d.r) in un evento internazionale di questa portata.

La partita che ti ha lasciato dentro? Il loro gol a freddo, poi il pari di Bonucci e il trionfo poi nei calci di rigore… raccontaci le tue emozioni

Prima della partita l’attesa è stata lunga e straziante, il tempo non passava mai e l’ansia era alle stelle. Il gol subito a freddo ci ha gelato lasciandoci di sasso ma poi, piano piano ci siamo risollevati come i ragazzi in campo e anche noi sugli spalti abbiamo ricominciato a cantare e a sostenere la squadra fino poi al pareggio di Leo Bonucci. Lì siamo esplosi, aspettavamo il gol come tutta l’Italia e sentivamo che prima o poi in qualche modo sarebbe arrivato. Dopo questa emozione, i rigori finali sono sempre particolari, li ho seguiti in religioso silenzio, il timore di perdere dopo aver dominato la partita c’era ma per fortuna alle parate straordinarie di Donnarumma ci siamo lasciati andare ad una gioia immensa, incontenibile e che a parole sinceramente non riesco neanche tanto a descrivere. E’ stato tutto meraviglioso, unico, fantastico.

Il viaggio di ritorno poi crediamo sia stato dolce e pieno di euforia…

Eravamo tutti stremati ma felici. E’ stata una trasferta iniziata alle 5 di mattina ma abbiamo festeggiato tra canti e bandiere sia in autobus che in volo. La gioia di aver vinto, di esserci stato e di aver portato il nome di Isola Liri a Wembley ha fatto superare qualsiasi stanchezza. Espugnare Wembley con più di 60 mila tifosi inglesi è stato qualcosa di indescrivibile. Il coro più gettonato al ritorno indovina qual’era? “Oooo it’s coming Rome”.

Chiudiamo questa intervista con una domanda tecnica: dei nostri calciatori chi ti ha più impressionato durante questo campionato europeo?

Bonucci e Chiellini, i più esperti. Hanno guidato il gruppo alla vittoria.

Gloria a te, Stefano. Appuntamento con te a Qatar 2022 perchè ci vai, no? Hai portato fortuna. Non puoi rifiutarti.  

Reportage ed intervista a cura di Massimo Papitto