HOMEPAGE CULTURA Un posto d’onore all’ ‘Augustenborg Project’ per Francesco Pirazzi, il giovane talento...

Un posto d’onore all’ ‘Augustenborg Project’ per Francesco Pirazzi, il giovane talento verolano che ha incantato la Danimarca

1043
CONDIVIDI

Francesco Pirazzi apre con una sua personale  il progetto di rilevanza mondiale ad Augustenborg, nel sud della Danimarca vicino al confine con la Germania, rivolto alla promozione di giovani e talentuosi artisti. Più che una galleria d’arte, una vera e propria residenza dove bellezza, espressioni, studi, tecniche ed eccellenze in erba trovano la loro dimora. Il progetto “Augustenborg Project: A art Project, a food project”, nasce dalla passione per l’arte di due appassionati mecenati: i coniugi Volinka Augustenborg Ødum e Mark Augustenborg Ødum. Per amore dell’arte i due coniugi danesi hanno acquistato un palazzo storico risalente alla fine del’700, inizi 800 e, avvalendosi delle competenze in tema di bellezza dell’art manager Isabella Hammersbach, già direttrice della ‘Chart Art Fair’ di Copenaghen, e, della curatrice delle mostre Claire Gould con alle spalle quindici anni di esperienza come curatrice al Museo di Helsinki, hanno creato qualcosa di immensamente importante e grande per gli appassionati d’arte.

Cosa c’entra il talentuoso artista verolano in tutto questo? Quando un artista non si propone ma viene cercato in un’altra parte del mondo allora c’è una storia da raccontare. Una storia che parte da lontano, dal 2017 quando Francesco era intento a partecipare ad un progetto artistico nel Mugello. Galeotto fu un ritratto e chi lo commissionò. La coppia di danesi in quel periodo giunse in Italia a far visita ad un insegnante del giovane Pirazzi ed espresse il desiderio di avere un ritratto dei loro due bambini. Viste le doti già altissime del giovane artista in erba, venne incaricato Francesco. Il ritratto piacque, ed a ben vedere piacque tanto. Da allora più nessun contatto, i danesi tornarono nella loro terra e Francesco continuava la sua vita tra studi, ricerche e pennellate di ore, sentimenti e realtà declinate secondo la sua sensibilità. Come le storie d’amore d’estate, arrivano, sconvolgono e finiscono. Paragone forse un po’ ardito, ma quello che Francesco sente per l’arte è un amore vero, pieno, che gli impegna costantemente la testa, le mani ed il cuore.

Una storia dimenticata, una delle tante che compongono la vita di un artista. Fino a quando una notifica sul pc, aperta quasi svogliatamente, riporta in vita quei ricordi da fanciullo sognatore. Erano i coniugi Augustenborg Ødum che invitavano un ormai più maturo Francesco Pirazzi ad inaugurare la prima fase del progetto  ‘Augustenborg Project’. Una collettiva. Collettiva nell’ala a fianco, perchè Francesco, l’unico italiano,  è stato scelto per aprire quelle porte che si affacciano al bello con una personale “Nobody’s dream” che di quell’edificio occupa un’intera ala. Accanto, distribuiti su un’altra area, altri sette artisti con la collettiva “From the inside out”. Il ‘sogno’ di Francesco esposto ad Augustenborg dal 10 giugno, giorno dell’inaugurazione, fino al 3 ottobre, si compone di ventisei opere. Francesco Pirazzi è un talento, un talento vero. Un rincorrersi di  traccia e colore, di un qualcosa che c’era e che adesso non c’è più, ma che è vitale ed ha una sua individualità. Una sua forma concreta, una sua luce, una sua ombra. Francesco è la Sindone: il fatto che il corpo che ha lasciato quei segni sia esistito o meno non è importante ma è quello di cui sono portatrici quelle tracce che è realmente significativo. Francesco la realtà la interiorizza, la concretizza all’estremo, la restituisce impregnata di un fascino che supera la raffigurazione.

E’ un dialogo con panchine vuote, lampioni solitari, gambe di giovani seduti accanto in cui l’espressione non ha importanza. E’ il gesto, il movimento del corpo e delle cose, il ramo dell’albero su cui il pane dell’insetto non ha peso. Sembra quasi limitato dalla tela, le suo opere invitano a guardare oltre, sulle pareti, nel riflesso delle cornici. Perchè vorresti non finissero, che parlassero ancora, che quell’istante fermo si impossessasse di te fino a risucchiarti in quei luoghi che descrive in punta di pennello. Francesco è una riflessione complessa, non è solo tecnica e colore. Un discorso che si fa sempre più forte mentre nel buio e nel vuoto accadono altre cose. Un ventre che forma senza tregua d’ombra. Francesco si avverte come si avvertono i terremoti. Ti urta e ti tiene in piedi in un’esplosione che restituisce al mondo metà della sua bellezza.

Non c’è da stupirsi se la nascente residenza degli artisti di  Augustenborg si è affidata alla mano di Francesco Pirazzi per lanciare un progetto immenso, “Augustenborg project – a art space”, che prenderà corpo effettivo nel 2022, quando  verrà ufficialmente inaugurata l’ ‘Augustenborg Contemporary (gallery)’.  Francesco Pirazzi per l’occasione parteciperà alla residenza artistica da luglio ad ottobre, periodo durante il quale realizzerà un corpus di opere che andranno a costituire una personale che sarà di nuovo il biglietto d’ingresso d’autore dell’apertura ufficiale della seconda fase dell’ Augustenborg Project. Il talento senza confini di Francesco Pirazzi, sembra abbia quasi perso il nome per lasciare spazio ad un sentimento in bilico perpetuo tra capacità ed emozione. Un bosco d’altura dove gli uomini non vanno e gli sguardi non arrivano. Tranne quello di Francesco, l’implacato. Implacabile talento ernico, acqua che scorre impetuosa sulla tela ed ha già parlato più forte di tutte le fontane di  Augustenborg.  

La tua Veroli ti applaude.

Monia Lauroni  

Profilo Instagram: @francesco_pirazzi_
Profilo FacebooK:  Francesco Pirazzi artista

Per saperne di più, profilo Insagram: @Augustenborg_Project