HOMEPAGE CRONACA Alatri – Mauro Mangiapelo racconta l’esperienza vissuta e ringrazia tutti

Alatri – Mauro Mangiapelo racconta l’esperienza vissuta e ringrazia tutti

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La mia visita ad Alatri di ieri non voleva essere motivo per mettermi in mostra o farmi pubblicità ma, piuttosto per dimostrare che anche noi cosiddetti invalidi, grazie ai moderni mezzi di locomozione possiamo liberarci, per qualche minuto dei nostri problemi tornando alla vita sociale.


 

Queste le parole di Mauro Mangiapelo, l’uomo affetto da distrofia muscolare e costretto negli ultimi anni ad una sedia a rotelle. L’uomo che per anni è stato un validissimo attivista del Wwf, martedì scorso aveva scritto su facebook che il giorno dopo, dopo ben due anni di assenza sarebbe tornato nel centro storico per rivedere la sua amata città.

Ringraziando la Reali Tour in quanto possiede mezzi adibiti al trasporto disabili, e Maurizio Maggi che aveva informato Mangiapelo dell’esistenza di questo servizio della ditta che gestisce il trasporto pubblico urbano. Un sogno divenuto realtà la possibilità di tornare a vedere il centro cittadino e il comune, e la speranza anche di recarsi a Civita. Troppo spesso abbiamo paura di uscire allo scoperto – scrive Mauro Mangiapelo – per vergogna di mostrarci per quello che siamo e per questo continuiamo a vivere agli arresti domiciliari nelle nostre case.

Devo confessare che in questa trappola ci ero caduto anche io. Poi è scattato qualcosa in me ed è uscito fuori il mio orgoglio di essere umano. Ad aiutarmi ad uscire da questa corazza protettiva che mi ero costruito da due anni ci ha pensato il mio amico Maurizio Maggi a prescindere dalla carica istituzionale che ricopre, e spero che il suo esempio venga seguito anche dagli altri politici di qualsiasi schieramento politico essi siano. Chiaramente – precisa Mangiapelo – non sta a me conoscere quanti uomini, donne, ragazze e ragazzi abbiano problemi fisici come i miei se non peggiori, ma spero che il sassolino che ho lanciato nello stagno serva a far venire alla luce i nostri problemi e delle nostre famiglie che, il più delle volte, vengono lasciate sole ad accudire i propri familiari affetti da queste malattie altamente invalidanti.

Parafrasando una nota canzone di Claudio Baglioni mi verrebbe da dire:la vita è adesso e non vale la pena sprecarne neanche un secondo. Usciamo fuori a riveder le stelle – conclude il suo intervento Mauro Mangiapelo – e non solo loro perché fuori c’è il sole, il mare, c’è ancora tanto da vedere e ancora tanta brava gente in grado di apprezzarci senza farsi delle domande. Fuori c’è la vita ed anche noi ne siamo protagonisti”