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Alatri – Massimiliano Fontana: la stesura di un nuovo PRG risulterebbe di scarso impatto sul territorio e di evidente diseconomicità per il nostro Comune

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La rivendicazione di un Piano Regolatore Comunale mi sembra capziosa e, distante dalle vere esigenze del nostro territorio, ma soprattutto dalle nuove tendenze normative e di programmazione urbanistica – Così l’Assessore Massimiliano Fontana spiega la posizione della Giunta Morini in merito agli ultimi articoli di stampa sulla quarantennale questione del nuovo PRG di Alatri.


 

Certo il nostro piano è vetusto, ma è anche vero che, oggi, le condizioni normative in continuo mutamento e anche le non floride condizioni economiche del nostro Ente, ci consigliano un atteggiamento di cautela e ottimizzazione delle risorse, anche nel campo della pianificazione territoriale. – Spiega l’Assessore – Fino a quando il rapporto economia–territorio è rimasto confinato all’interno degli interessi prevalentemente locali i piani regolatori si sono limitati a prevedere un disegno ordinatorio degli interessi locali di tipo incrementale parametrandolo all’economia dei propri territori.

Ma nel momento in cui in molte aree urbane, come quella di Alatri, hanno fatto ingresso interessi trasversali che i sociologi qualificano come “flussi dei fenomeni economici e sociali” la pressione di questi ultimi ha rotto l’equilibrio economia–territorio divenendo il PRG il collettore di diverse istanze di trasformazione non più solo espressione degli interessi della collettività locale. Nel nostro Territorio i fenomeni economici, i nuovi insediamenti, le nuove infrastrutture hanno negli anni travalicato i confini amministrativi a cui un nuovo piano regolatore, espressione delle ristrette esigenze di Alatri, così come lo contorna nel suo intervento il professor Tarquini, potrebbe realizzarsi.  

Ma soprattutto, da questi nuovi flussi, deriva una evidente complicazione delle variabili di previsione da tenere in considerazione. Questo però, professor Tarquini, non è solo un problema di Alatri, se è vero che gli urbanisti parlano di crisi del sistema di pianificazione urbanistica comunale. Inoltre, la messa a regime delle pianificazioni parallele – specie di quella paesaggistica (PTPR, PTPP) – ha praticamente annullato gli spazi della pianificazione comunale. Detto questo, deve essere chiaro che questa Amministrazione non ha assolutamente trascurato la pianificazione territoriale attivando in questi anni tutta una serie di interveti strutturali contemplati dalla normativa vigente e necessari a regolamentare e tutelare il nostro territorio e il suo armonico sviluppo: dagli studi ambientali per lo svincolo e la tutela delle aree alla Micro zonizzazione sismica al cosiddetto C. L. E. . Alla luce di quanto detto prima, mi sembra del tutto evidente che alcune affermazioni sulla incongruità della cifra indicata dal Sindaco per la realizzazione di un PRG nuovo, risultano frutto di scarsa conoscenza della materia e del territorio.

Il professor Tarquini dovrebbe sapere che oltre ai costi per le consulenze socio economiche il calcolo delle parcelle professionali, per la progettazione si fa sull’ampiezza e complessità del territorio e non sugli abitanti. Se Tarquini non lo sapesse, Alatri è il secondo Comune della Provincia per estensione territoriale. Inoltre le nuove metodologie prevedono la costituzione di un data base digitale in cui inserire tutti i dati cartografici, statistici, floro-faunistici, storico-architettonici, demografici e non ultimo tutte le pratiche edilizie presentate dai concittadini in questi anni che ammontano circa a 20.000 fascicoli.

Se a questo aggiungiamo le parcelle salatissime che alcuni tecnici esibiscono e che questa Amministrazione per il passato ha pure dovuto pagare per altri, la somma di un milione di euro sebbene detta a modo esemplificativo, poco si distanzia dalla realtà. Considerando tutto questo, alla luce dei mutamenti in corso del quadro normativo di riferimento, DDL Costituzionale proposto in primo esame già nel 2014 e riproposto in questi ultimi giorni, recante come titolo “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione”, è del tutto evidente che la stesura di un nuovo PRG risulterebbe di scarso impatto sul territorio e di evidente diseconomicità per il nostro Comune.- Conclude l’Assessore Fontana – Voglio concludere con una anticipazione: nonostante tutte le difficoltà, il mio settore ha presentato una proposta di incarico professionale per la redazione di alcuni piani di sviluppo nelle aree di perimetrazione urbanistica, che credo potranno essere assegnati con l’approvazione del nuovo bilancio. Ma voglio anche invitare il professor Tarquini a non trattare così superficialmente argomenti, quali quelli della Pianificazione Territoriale, che richiedono, preparazione tecnica specialistica e aggiornamenti continui sulle normative, ma soprattutto quella  conoscenza approfondita del territorio che è indispensabile per la formulazione di qualunque valida proposta amministrativa.