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Veroli – Ancora Madonna dell’Olivello nel mirino dei vandali, nessun rispetto neanche per la chiesa

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Cocci ovunque, immondizia lasciata ad ogni angolo, lampioni presi a sassate, scalinata e marciapiedi usati come latrine pubbliche. Urla, bestemmie e schiamazzi che ogni notte si ripetono sempre uguali, sempre più disgustosi, sempre più in libertà. Dall’incanto del sacro di quello che una volta era un santuario a zona franca di incivili a briglie sciolte. Ad essere presa di mira ora è stata addirittura la chiesa. Bombolette spray alla mano e il rosa pallido come il volto di giada della piccola effige della Madonna custodita al suo interno è diventato carta straccia per dichiarazioni d’amore che d’amore non hanno nulla ma che sanno solo di sporco e di ignoranza. E di mancanza di rispetto nei confronti del sacro, del paese intero e di chi in quel luogo ci vive e quella chiesa la custodisce come fosse il più ricco dei regni.

Siamo ancora a Madonna dell’Olivello, un gioiello verolano che è ormai il titolo delle cronache tristi verolane. La zona isolata quanto basta, zero sorveglianza e poco trafficata sarebbe diventata il luogo perfetto degli atti di vandalismo. Neanche la chiesa viene risparmiata e la cosa indigna e fa ribrezzo. Il fatto viene segnalato, come sempre, dai residenti. Sempre più amareggiati, sempre più delusi. Le foto delle pareti sporcate rimbalzano su Facebook e i commenti di condanna sono unanimi. Lo spirito distruttivo con cui i vandali si accaniscono continuamente su questo incantevole luogo simbolo verolano, lascia veramente senza parole. A prendere il sopravvento il senso di rabbia e di impotenza con cui i residenti ed i cittadini tutti si ritrovano ad affrontare questi atti di inciviltà che vanificano gli sforzi della parte buona della comunità a mantenere decoro e lustro nel proprio paese. Caduti nel vuoto gli appelli dei residenti per un monitoraggio dell’area, quantomeno per garantire sicurezza e vivibilità.

Allora che fare? Non resta che sperare in una scintilla di miracolosa redenzione da parte degli ignoti incivili, rimettendo ogni cosa alla grazia della dolcissima e indifesa Madonnina che porta e dà il nome a questa piccola incantevole parte dell’universo. 

Monia Lauroni