HOMEPAGE CRONACA Il Natale diffuso e solidale di Torrice

Il Natale diffuso e solidale di Torrice

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 Diffondere è una parola bellissima. Spargere intorno, emanare, effondere. Bella quasi quanto la purezza delle cose semplici e fatte con il cuore. E’ il Natale diffuso dell’Associazione i Viandanti di Torrice. Impossibilitati dal protrarsi dell’emergenza sanitaria a mettere in scena il consueto presepe vivente, hanno ideato qualcosa di più. Tanti presepi sagomati, bianchi ed essenziali, allestiti in ogni contrada del paese. Bianchi come i camici di chi in questo momento buio non si è risparmiato per salvare vite. Bianchi sono gli Angeli, bianchi i sogni dei bambini, bianche le speranze dei malati di riabbracciare gli affetti e la vita, bianchi i camici di dottori ed infermieri dell’Ospedale Spaziani di Frosinone, i veri eroi silenziosi di questa guerra senza identità. E proprio lì, nel piazzale dell’ospedale frusinate, i ragazzi dell’associazione i Viandanti hanno concluso il loro messaggio di rinascita. Un messaggio partito dal cuore, offerto come omaggio e simbolo di vicinanza a tutto il personale ospedaliero, ai pazienti ricoverati ed a tutti i preziosi volontari. A questo immenso gesto ne sono seguiti altri di infinita tenerezza, come quello di coinvolgere i bambini torriciani a creare un addobbo natalizio con materiali riciclati in casa. Non si può negare il Natale ai bambini, non si può tradirli ed anche questo invito è stato raccolto da tante famiglie che hanno partecipato all’iniziativa. Ma Torrice non si è fermata qui. In comunione con associazioni, cittadini, amministrazione e Pro Loco, ha trovato ‘ospitalità’ l’associazione Un Filo che unisce e dona speranza. Perchè in fondo la speranza è l’unico messaggio di cui tutti abbiamo bisogno di credere. Millequattrocento mattonelle colorate lavorate ad uncinetto per allestire alberi ‘solidali’, alberi che porteranno gioia anche negli occhi di chi la gioia l’ha persa. Un grandissimo lavoro di squadra che si svela come un ricamo sotto gli occhi di una comunità che ha dato prova che non è vero che tutto è perduto. Albero come ricami, presepi bianchi, sagome che riflettono luce su una terra arida di speranze: qui sta la loro bellezza e la loro forza. Gli istanti separati, le grotte distanziate, il lavoro degli uomini, la sofferenza, la gioia, la speranza e la vita che si sommano in modo misterioso. Poi d’improvviso tutto diventa uno e profondo.

Monia Lauroni