HOMEPAGE CRONACA Mandrake s’è addormito… ciao Gigi

Mandrake s’è addormito… ciao Gigi

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Con Gigi Proietti se ne va un gigante della cultura italiana, un artista poliedrico capace di far ridere in teatro, al cinema, nelle piazze e nelle strade con la gente comune.

L’ultimo baluardo di una comicità romana oramai quasi in disuso, una persona allegra e col sorriso sempre stampato sul viso e sulle labbra. Se ne va in questo maledetto tempo perfido senza quasi farlo sapere, come quando un sipario si chiude dopo interminabili applausi. Il Maestro Gigi Proietti se ne va così da persona perbene e discreta dopo aver vissuto una vita comunque da “divo” ma senza mai perdere l’umiltà della persona comune.

Roma e tutta Italia lo piange, a dimostrazione che la sua grandezza non ha avuto confini regionali. Ha saputo farsi amare Gigi Proietti e ha saputo conquistare l’affetto della gente con la sua purezza e la sua verve comica. Sempre garbato ma nello stesso tempo esilarante, ha saputo essere un “cavallaro incallito” e un “maresciallo” impeccabile. Ha spaziato in tanti personaggi, dal “barzellettaro” al “teatrante drammatico”.

Al pari o poco al di sotto di Alberto Sordi ha lasciato un’impronta indelebile, un ricordo che resterà nel tempo, intatto. Intramontabile. Gigi Proietti per Roma è stato un vocabolario e la gente lo adorava. Lo venerava. Giustamente.

Presentatore, speaker radiofonico e cantante. Ma soprattutto animale da palcoscenico. Attore, regista, comico, cabarettista, scenografo, direttore artistico e maestro. Il teatro come casa e noi ospiti nel suo salotto. Per cinquant’anni. Cinquant’anni da gigante assoluto racchiuse in una mattinata dove ha deciso di andarsene in silenzio ma lasciando però un bagaglio di cultura e di ricordi enorme.

Mandrake s’è addormito. Ciao Gigi. Ciao Maestro. Riposa in pace. 

Ricordo a cura di Massimo Papitto