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La rivincita del gruppo sui solisti

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La rivincita del gruppo sui solisti. Belgio-Italia si può racchiudere in questa frase.

Ci siamo, siamo sempre vivi, più vivi di quanto lo eravamo con l’Austria perchè lì avevamo sofferto, ieri invece per larghi tratti abbiamo dominato il gioco e le situazioni, i contrasti e i momenti.

Tanta Italia. Tanto gioco, tanto carattere e anche tanta sfortuna per l’infortunio di Spinazzola. Nel mezzo di questa ondata azzurra (ieri bianca sul campo) è comparso il Belgio che si è visto nitido in due contropiede di De Bruyne e Lukaku (strepitoso Donnarumma) e in poco altro. Tanto calcio da “nazionale” mentre anche ieri noi abbiamo dimostrato ancora di più di essere un “club” prestato ad una competizione di un mese.

L’abbiamo vinta con la strategia, con i colpi di classe (i gol di Barella e Insigne sono due gioielli) e abbiamo anche difeso  come soltanto Chiellini e Bonucci nelle grandi serate sanno fare. Non è passato quasi nulla da quelle parti e quello che è passato sono state sempre invenzioni degli avversari e mai errori nostri.

Con questa consapevolezza torniamo a Wembley a giocarcela stavolta con la stralunata Spagna di Luis Enrique, squadra indecifrabile e poco capibile fino a questo momento. Può farti 5 gol e può invece non segnare mai. E’ la semifinale del campionato europeo. Un appuntamento storico per uomini veri.

Rispetto per tutti, paura di nessuno. 

Articolo di Massimo Papitto