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Frosinone – Ex discarica di via Le Lame: sentito il teste che fece i sequestri

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Un’udienza durata pochi minuti per l’ex discarica di via Le Lame. Inizialmente destinata a sentire anche i periti e i finanzieri, si è concentrata sulla deposizione del luogotenente Pietro Piucci, responsabile del nucleo di polizia giudiziaria dei carabinieri in procura.

Il sottufficiale ha riferito di aver effettuato dei sopralluoghi sul sito di via Le Lame, con relativi sequestri nel 2014. Davanti al giudice Francesca Proietti devono difendersi dalle accuse l’allora presidente del cda della Saf Cesare Augusto Fardelli, il direttore tecnico Roberto Suppressa, l’ex dirigente del Comune di Frosinone Francesco Acanfora e il dirigente Elio Noce.

Ai quattro, difesi dagli avvocati Domenico Marzi, Vincenzo Galassi, Sandro Salera, Calogero e Antonino Nobile, sono contestati i reati di avvelenamento di acque e delitti colposi contro la salute pubblica.
Nelle precedenti udienze, tra gli altri, l’allora dirigente dell’Arpa aveva evidenziato «l’assurdità di una discarica a cento metri dall’ansa del fiume».

Il Comune di Frosinone è parte civile con l’avvocato Rosario Grieco. Nel frattempo si è attende sempre che l’opera di bonifica della ex discarica venga realizzata. Rispondendo a un’interrogazione della deputata Ilaria Fontana, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha indicato al 31 dicembre 2023 il completamento delle operazioni di bonifica, salvo, però, «un ulteriore periodo di 24 mesi legato a singole specificità afferenti alla fase di bonifica».