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Frosinone – Daniele Riggi:”Affidare in gestione gli spazi della palazzina polifunzionale dei Cavoni”

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La situazione in cui versa il quartiere Cavoni, uno dei più popolosi di Frosinone, è a dir poco scandalosa. Dura una nota del consigliere comunale Daniele Riggi – “Il quartiere, infatti, ormai da diversi anni, ospita una delle più grandi opere “incompiute” della città: la palazzina polifunzionale. L’opera è diventata una sorta di cattedrale disabitata circondata da una “giungla” verde.

Dopo anni di lavori e vicende travagliate ci ritroviamo un edificio terminato, che però deve essere ancora rifinito, un’area di cantiere abbandonata al degrado e, intorno, delle aree che dovevano essere attrezzate con verde pubblico e che, invece, sono diventate una vera e propria giungla nel cuore del quartiere. Al di là dei tempi necessari a sbloccare i lavori e dei fondi disponibili per riqualificare l’opera, a mio parere, la priorità dell’Ammnistrazione deve essere quella di non lasciare più incustodito l’edificio.

Non bisogna dimenticare, infatti, che negli anni passati ladri e malintenzionati hanno rubato finestre e altri materiali dal palazzo, arrecando alla struttura danni superiori a 500mila euro. Nel 2016 l’Amministrazione comunale ha dovuto spendere ben 480mila euro per riparare i danni. L’altra priorità è quella di preservare gli spazi dove i lavori sono terminati, spazi che, altrimenti, se non sono vissuti, sono destinati a rimanere ancora per molto tempo abbandonati.

Se il Comune non ha le risorse per garantire un servizio di custodia all’edificio allora prenda in considerazione almeno l’ipotesi di cedere in gestione gli spazi della struttura dove i lavori sono stati completati. Attraverso un bando pubblico si potrebbero affidare questi spazi ad associazioni o ad attività di tipo economico per mantenere in vita l’edificio ed evitare che resti disabitato e abbandonato a se stesso. Ci sono molti giovani che, ad esempio, cercano spazi in città per avviare attività di co – working o di tipo ludico-ricreativo, ci sono anche molte associazioni che ultimamente hanno difficoltà a trovare una sede in cui stabilirsi.

Per quanto riguarda, invece, le aree verdi circostanti, che devono essere attrezzate per diventare luogo di aggregazione per i cittadini, si potrebbe pensare al contributo di sponsor privati, così come si è deciso di fare per altre aree verdi della città. Non capisco perché l’Amministrazione Ottaviani, che in questi anni non ha esitato a spendere centinaia di migliaia di euro in eventi e opere non indispensabili, di fronte a un opera di questa importanza, collocata in un quartiere popoloso e in un punto di enorme visibilità, abbia esitato a stanziare le risorse necessarie a terminare i lavori.

Sicuramente la colpa dei mancati finanziamenti all’opera non può essere attribuita totalmente all’Ammnistrazione che ha ereditato questa situazione, ma è altrettanto vero che l’Amministrazione, molto probabilmente, non ha ha mai inserito questa opera tra le sue priorità”.