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Calcio – Frosinone, una festa senza fine

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Bagno di folla allo Stadio Matusa per la festa alla squadra dopo il derby vinto

“Attimi e secoli, lacrime e brividi”, cantava così Luciano Ligabue in una sua famosa canzone intitolata “Il giorno dei giorni” per descrivere un evento che di lì a poco sarebbe stato vissuto. Esattamente quell’evento che sabato pomeriggio ha visto il Frosinone trionfare ancora una volta nel derby contro il Latina e ancora una volta fuori casa, in quel Francioni, dove la squadra di casa in questa stagione non aveva mai perso. Una dimostrazione di forza e superiorità impressionante che catapulta il Frosinone anche ad un passo dal primo posto occupato ora in campionato dal Verona. La vittoria nel derby ha avuto poi un epilogo nella festa che si è consumata allo Stadio Matusa al rientro della squadra dalla trasferta di Latina. Un popolo in attesa dei suoi eroi, un raduno di gente denso e appassionato, l’aria tremava di due colori il giallo e il blu, con cori, incitamenti e persone felici come in questa stagione non si era ancora mai visto. Una grande festa, qualcosa di forte e collettivo, un’assemblea di gente felice, una volontà di gioia moltiplicata all’infinito: in poche parole, la vittoria nel derby contro i rivali storici del Latina. Tifosi assiepati in una tribuna gremita e i giocatori sul campo a ringraziare e a filmare l’evento con grandissima emozione come se si volesse ricordare qualsiasi cosa di quel pomeriggio di ringraziamento. Tra i più attivi Lorenzo Ariaudo, Massimo Zappino, Danilo Soddimo, Mirko Gori (nel giorno del suo ventiquattresimo compleanno) e il man of the match della sfida Federico Dionisi. Lui, il numero 18 giallazzurro, di derby vinti e decisi se ne intende… ma questo qui deve avere avuto proprio un sapore particolare, diverso, visto anche il bagno di folla a cui ha dovuto far fronte una volta poi finita la festa sul campo. Foto, ringraziamenti, autografi e incitamenti di quasiasi tipo per lui che è stato il giustiziere ancora una volta del Latina. Un pomeriggio che porterà nel cuore, come un ricordo molto probabilmente indelebile dell’amore che la città di Frosinone prova per lui. Una festa bella, d’altri tempi, un abbraccio caloroso che rimarrà nella storia e che chi l’ha vissuto per davvero fino all’ultimo momento potrà raccontare tra qualche tempo nei minimi particolari. La gente di Frosinone è anche e soprattutto questo: un popolo innamorato dei suoi colori e dei suoi beniamini che con questa ennesima stracittadina vinta si sono guadagnati l’amore eterno della propria gente.

Massimo Papitto