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Calcio – Frosinone, Di Francesco: “Pensiamo alla gara di domani contro la Roma. E’ la più importante al momento”

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Il sorriso di Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa che fa da prologo alla gara di domenica sera all’Olimpico è probabilmente il miglior viatico per il Frosinone che si appresta al derby con la Roma.

I complimenti di Italiano, Roma imbufalita: che atteggiamento avrà all’Olimpico?

“Certamente non lo direi mai prima della partita, in conferenza stampa da buoni strateghi come dovremmo essere noi allenatori. Il tipo di atteggiamento avuto contro la Fiorentina e per questo ringrazio anche Italiano per i complimenti che ci ha fatto, ci accompagna comunque da inizio stagione. E non deve cambiare anche in questa gara per un insieme di fattori, anche se sarà una partita molto difficile e non solo per la forza dell’avversaria. Conosco benissimo la piazza di Roma e le situazioni, capisco che il pubblico è arrabbiato ma so che sarà sempre vicino alla propria squadra. Noi dobbiamo preparare al massimo la gara, al meglio sotto il profilo tattico e strategico. Affronteremo una squadra senza dubbio differente da quelle che abbiamo incontrato finora e della stessa Fiorentina. Dobbiamo essere bravi a capire anche quello che loro vorranno andare a cercare durante la gara”.

Condizioni del Frosinone, gioco delle ‘coppie’ in campo e turn-over.

“Il concetto di coppia in campo non è mai piaciuto, chi gioca prima e chi gioca dopo non mi piace. Non sono partite amichevoli. Ogni partita è differente dall’altra, questo va compreso. Ho delle idee ma non c’è nulla di prestabilito su chi giocherà dall’inizio e chi in corsa. Le scelte sono legate a situazioni post-gara con la Fiorentina, abbiamo invece un problemino con Romagnoli e Garritano, vedremo nell’ultimo allenamento. Non recupereremo invece Kajo Jorge (ed anche Lirola, ndr). Qualche cambio lo vorrei fare ma lo stabiliremo dopo la rifinitura. E stanotte nei miei sogni….”.

Come può cambiare il Frosinone in funzione dell’assetto della Roma.

“Noi dobbiamo prepararci ad entrambi i sistemi di gioco della Roma. Loro cercheranno di cambiare poco. Più che altro l’allenatore credo stia chiedendo un altro atteggiamento. E’ difficile dopo una partita così ravvicinata pensare di apportare modifiche tattiche. Penso che Mourinho possa abbassare Cristante in difesa, lui ha queste caratteristiche, è molto bravo e lo ha dimostrato nel gol al Genoa e nel palo che ha colpito a Torino. E’ un giocatore duttile che può permettere di passare alla difesa a 4 o durante la gara salire più avanti. Io cercherò sempre di valutare in base alla squadra avversaria ed adattare così le nostre fasi di gioco, è normale che qualcosa debba variare. La Fiorentina ad esempio portava i due centrali alti ed abbassava il play. Sono tutte situazioni legate alla squadra che vai ad affrontare e alle quali devi necessariamente adattarti”.

Impatto ambientale.

“Il fattore ambientale è sempre importante. Spesso per noi la forza è concentrarsi sulla gara, mettendo in campo le qualità nel nostro bagaglio. Abbiamo senza dubbio una buona qualità, migliorabile nei 20-25 metri finali. Però per farla diventare ottima c’è ancora del lavoro da fare. I ragazzi hanno una grande predisposizione al lavoro. Spero che anche contro la Roma dimostreremo di essere cresciuti in questo senso e di aver compiuto un passo in avanti”.

I problemi anche fisici della Roma, un vantaggio o…

“Lo vedremo domami se noi stiamo molto meglio della Roma, perché poi vengono tanti altri fattori come abbiamo detto: caratteriali, ambientali, emozionali. Dobbiamo essere bravi a preparare la gara in tutti i sensi. Sul concetto di star meglio o peggio fisicamente non sono del tutto d’accordo. Si parlava di un Inter dominante e poi è caduta contro il Sassuolo. Dobbiamo restare aggrappati al risultato e alle nostre ottime gare. Senza pensare alla loro condizione prima della partita. Mourinho è un grandissimo allenatore, grandissimo motivatore, è passato attraverso tantissime difficoltà e tante vittorie e sa benissimo come gestire queste situazioni. Per cui dal punto di vista caratteriale mi aspetto una partita importante da parte loro. Da parte nostra dobbiamo saper rispondere adeguatamente”.

Tutti si accorgono del Frosinone, c’è pressione?

“Bisogna tapparsi le orecchie e pensare alle partite. Personalmente a me non cambia nulla, io ho sempre puntato a cercare di essere me stesso. Lo sto cercando di dire ai miei ragazzi, di andare avanti nella direzione intrapresa e senza andare dietro ai giudizi. Lasciare il passato nel passato e vivere il presente con un grande ottimismo come stiamo facendo”.

Bourabia, Reinier e Ibrahimovic.

“Tutti di quelli nominati possono cominciare dall’inizio perché hanno migliorato tantissimo la loro condizione fisica. La parte della strategia tecnico-tattica debbono migliorarla ma spesso parlo con loro e cerchiamo di avvicinarli a quella che è la mia e la nostra mentalità. Bisogna lavorare, l’altro giorno ad esempio abbiamo sbagliato delle pressioni e degli interscambi nei quali la Fiorentina ci ha messo in difficoltà nel primo tempo. Per cui ogni partita può avere una grande insidia dal punto di vista tattico. Prima dicevamo: come gioca la Roma? Ecco, questo aspetto fa cambiare la strategia e quello che devi dare ai ragazzi. Che debbono crescere ma debbono anche giocare. La formazione? Sto aspettando il sogno… di stanotte”.

Lukaku, Dybala, il centrocampo monocorde della Roma. Attacco del Frosinone: chi può far male alla Roma?

“Tutti potrebbero far male alla Roma, ci sono tanti giocatori che hanno nelle corde questa possibilità, in base anche ai movimenti ed a quello che si va a fare in campo. E sul fatto che la Roma sia monocorde a centrocampo non sono d’accordo. Ha dei giocatori che producono strappi importanti. Mi riferisco ad esempio a Spinazzola, ad El Shaarawy, a Lukaku, allo stesso Pellegrini: loro hanno tante armi a disposizione. Noi dobbiamo essere bravi e cercare di limitarli. Fossilizzarsi solo su due giocatori nel difendere sarebbe sbagliato, se ragionassimo così dovremmo lasciare giocare gli altri occupandoci solo di Dybala e Lukaku. Non è così. E’ importante invece conoscere chi abbiamo davanti ma anche capire come poter far male agli avversari. La fase di contenimento è importante. Però a volte è meglio attaccare bene e difendere meno bene per poter colpire gli avversari oppure il contrario. Noi in questa partita dobbiamo essere bravi nelle due fasi ma anche cercare di arrivarci attraverso un’idea ben precisa. Il sistema di gioco? Voglio dare continuità al lavoro, dipende anche da come si mettono gli avversari. Possiamo anche schierarci a 4 e sviluppare a 3”.

Quattro gare all’Olimpico, trend da sovvertire.

“Meno male che non sono scaramantico. Io credo molto nelle cose positive. Noi viviamo per queste sensazioni belle e per cercare di trascinare i nostri tifosi come loro fanno con noi. L’atmosfera che viviamo è bella, noi dovremo avere questa mentalità e cercare di fare una partita di alto livello. Il Frosinone dovrà avere il desiderio di poter far male alla Roma”.

Seconda gara in 4 giorni, possibilità di errori.

“Gli errori fanno parte delle partite, fanno parte della vita. Chi sbaglia meno può portare la partita a casa. Non esiste la perfezione. Bisogna cercare di sbagliare meno. E poi ci sono giocatori della Roma che a volte fanno saltare il banco, credo che loro qualcuno per poter fare una partita diversa lo abbiano. Mi auguro che saremo bravi a spegnere queste loro velleità”.

Emozioni da avversario.

“Non ci sto pensando più di tanto. Vedere quel pubblico farà tanto piacere ma sono concentrato sul Frosinone. Per me l’amore per la Roma rimarrà intatto”.

Marchizza, Oyono e le combinazioni sulle fasce.

“Hanno anche una fortuna: non hanno avversari in questa squadra, non hanno competitor nei ruoli. L’unico che può giocare da terzino destro è Monterisi, che lo ha fatto anche in B anche se ha caratteristiche differenti da Oyono. A sinistra invece ho alternato a volte Garritano perché ha la capacità di giocare in tutti i ruoli. Le soluzioni stiamo cercando di trovarle. Quello che dobbiamo migliorare è la fase difensiva, vale per Oyono e Marchizza ma anche per gli altri. A volte abbiamo concesso qualcosa”.

Occhio anche al Verona?

“Sto pensando alla partita di domani, quella di Verona si vedrà. E’ un messaggio che mando anche alla squadra: c’è una partita sola a cui pensare”.

Roma a 5 punti, che avversaria sarà?

“Le pressioni non penso che potranno creare un danno alla Roma. Ovvio che sta a noi ribaltare questa situazione, attraverso una grande prestazione. Per metterli in difficoltà dobbiamo essere noi stessi: quindi aggressivi, corti e con tanta corsa. Per poter sopperire al ‘gap’ dobbiamo avere lo stesso ritmo mostrato dall’inizio”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio