HOMEPAGE CRONACA Anagni, la zanna del Palaeoloxodon antiquus è stata trasferita in laboratorio

Anagni, la zanna del Palaeoloxodon antiquus è stata trasferita in laboratorio

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Il Palaeoxodon antiquus è un antichissimo elefante dalle zanne dritte che ha abitato la terra nel Pleistocene medio: la prima delle due epoche del Quaternario, periodo geologico che comprende l’arco di tempo tra 781.000 e 126.000 anni fa.

Nell’estate del 2020 a Fontana Ranuccio (periferia del Comune di Anagni) era stato rinvenuto questo eccezionale reperto lungo più di tre metri grazie alle ricerche dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana (IsIPU) dirette dal professor Stefano Grimaldi. L’équipe di ricerca sta attualmente proseguendo con gli scavi per cercare altre testimonianze di epoche antichissime come il Pleistocene.
Alle ricerche dell’anno corrente hanno partecipato studenti dell’Università di Trento, quelli di altri atenei ed hanno partecipato Fabio Santaniello (il direttore degli scavi), gli archeologi Serena Vona, Laura Bruni e Luciano Bruni (un appassionato studioso e archeologo anagnino). Oltre la grande zanna rinvenuta nel 2020, sono venuti alla luce altri resti appartenenti ad altri grandi mammiferi come cervi, buoi primogeniti, rinoceronti ed altri animali. Ma anche alcuni manufatti di selce ed osso appartenuti dall’Homo Heidelbergensis risalenti a circa 458.000 anni fa.

Tornando alla specie di questo antichissimo elefante (il Palaeoxodon antiguus, appunto) possiamo dire che si è estinta circa 70.000 anni fa ed era una delle specie più diffuse nell’Europa meridionale. Questi animali, poi, vivevano in foreste o praterie colme di conifere. Non è un caso, quindi, che il territorio di Anagni all’epoca rispecchiava queste caratteristiche.
Negli scorsi giorni, dopo ben 400.000 anni trascorsi sotto il suolo del sito archeologico di Fontana Ranuccio, il reperto è stato finalmente trasferito nella sede dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana del Convitto “Regina Margherita” di Anagni per essere prima studiato e successivamente esposto.

Tutte le iniziative dell’Istituto: le campagne di scavo, la catalogazione, la conservazione e la musealizzazione si avvalgono del sostegno economico di BancaAnagni.

Elisa Rossi