Riceviamo e pubblichiamo una nota di Maurizio Minnucci.
“Ad Alatri sono sempre di più i cittadini e le famiglie in grave stato di indigenza, di tutte le età, con redditi minimi o addirittura nulli, che faticano non poco a sopravvivere.
Su questi si abbatte quotidianamente, tra le altre, la scure dei tributi comunali con le aliquote ai massimi.
Chi non riesce a pagarli viene perseguitato da Equitalia e l’assillo delle cartelle diventa un inferno.
E chi ha un reddito basso, o addirittura inesistente, non ha alcuna di uscirne perché deve destinare alla sopravvivenza quotidiana quel poco che intasca a fatica.
Neanche il baratto amministrativo, peraltro, può liberare alcune fasce di debitori indigenti (si pensi ad es. agli anziani e ai disabili).
Da parte sua, il Comune, invece di intervenire, continua a conservare tali crediti inesigibili in bilanci distorti e a mantenere del tutto inutilmente i cittadini indigenti in tale condizione di insolvenza e di fortissimo disagio.
palese come tale situazione sia insostenibile, tanto per i cittadini bisognosi quanto per il Comune.
Alla luce di ciò, credo che la cancellazione dei crediti inesigibili del Comune verso i cittadini impossibilitati al baratto amministrativo, sia un doveroso atto di civiltà e un gesto nobile per ridare a molti un po’ di serenità. Civiltà e nobiltà d’intenti che è lecito aspettarsi da un’amministrazione che dovrebbe essere ‘amica e amichevole’.
E considerato che il Comune questi importi non li incasserebbe mai, è pure un’operazione a costo zero.
C’è qualche speranza che chi si candida a governare Alatri rifletta un po’ su questa proposta?”.