HOMEPAGE CRONACA Ztl e ciclabili a Frosinone: le posizioni di Legambiente (Circolo il Cigno)

Ztl e ciclabili a Frosinone: le posizioni di Legambiente (Circolo il Cigno)

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“Il centro storico non è un autodromo: Ztl subito”. È questo lo slogan utilizzato dal Circolo Legambiente di Frosinone lo scorso 6 luglio quando ha manifestato sotto l’Arco Campagiorni insieme ai rappresentati dell’associazione, a residenti e ad esercenti per chiedere all’amministrazione, l’istituzione della Ztl nelle strade di transito del centro storico del capoluogo.

Le motivazioni del flash mob organizzato dal Circolo legambientino – come spiegato – partono dalla constatazione di come: “il centro storico di Frosinone stia morendo (…). Il fenomeno è in atto da decenni, ma le poche misure prese dalle amministrazioni comunali non hanno prodotto i risultati sperati. Eppure sarebbe bastato guardare ai molti esempi virtuosi lungo la penisola per capire che il declino dei centri storici non è senza ritorno. Sarebbe bastato, soprattutto, prendere atto del comune denominatore di tutte le storie di successo dei centri storici rifioriti e ripopolati: la rigida limitazione del traffico automobilistico. Togliere le auto in vie così strette non vuol dire solamente abbattere lo smog e il frastuono e non compromettere la stabilità degli edifici con le vibrazioni da traffico. È anche la soluzione naturale per restituire bellezza ai luoghi della memoria cittadina e riportare le persone a frequentare le vie. La chiusura al traffico nei centri storici è una conquista di civiltà e buon senso”.

È sempre Legambiente Frosinone, poi, a spiegare la sua proposta in merito alla Ztl nel centro storico della città che include: “Zona a traffico limitato permanente con accesso e sosta limitati a residenti, mezzi di soccorso, disabili, carico e scarico merci ed eventuali permessi speciali da definire in via Angeloni, via Garibaldi (fino a Largo Paleario), via Guglielmi, via del Plebiscito (da P.zza d. Libertà), via Rattazzi, via XX Settembre, via N. Ricciotti, via G. Bruno. Andrebbero poi posizionati 3 varchi elettronici con telecamere a circuito chiuso e rilevamento automatico delle targhe su Porta Campagiorni, via del Plebiscito (chiesa di S. Benedetto) e Porta Romana (Piazza Garibaldi)”.

Tra i punti del Circolo legambientino di Frosinone, poi, non manca la riqualificazione di Piazza Valchera (nel cuore del centro storico). “Auspichiamo possa trasformarsi in un piacevole luogo di incontro e di socializzazione nonché scenario naturale per manifestazioni all’aperto”.

In merito alla Ztl, come riporta Il Messaggero Frosinone, il sindaco della città ne avrebbe dichiarato la fattibilità previo studio ad hoc sui flussi di traffico nella zona del centro storico. A questo, Legambiente Frosinone ha risposto riportando alcuni dati relativi ad una breve indagine condotta dai volontari. Questi avrebbero fatto emergere che: “il 62% delle auto che transitano a Largo Paleario, provenendo da via Garibaldi, ha utilizzato le vie del centro solo come scorciatoia e non per raggiungere abitazioni o luoghi di interesse. Il rilevamento è stato effettuato mercoledì 21 giugno 2023 dalle ore 18:00 alle ore 19:00, registrando le targhe dei veicoli in ingresso nel centro storico da due postazioni quali Porta Campagiorni e Via del Plebiscito. In uscita, invece, la postazione è stata la confluenza tra Via Garibaldi e Largo Aonio Paleario. Nel rilevamento sono stati contati solo i veicoli che hanno impiegato meno di 5 minuti per transitare dai due ingressi all’uscita e ciò che emerge è che il 62% dei transiti nella zona è evitabile”.

Uno dei fronti in cui si sta impegnando Legambiente Frosinone, poi, è l’importanza di mantenere e incrementare le piste ciclabili della città. Non molto tempo fa, infatti, il Circolo aveva risposto alle proteste anti-ciclabile di alcuni cittadini dichiarando: “lo scandalo degli evasori della Cosap o furbetti del passo carrabile, toglie non poca credibilità a queste proteste che hanno portato ad uno stop dei cantieri. Questa è una voce che resiste a quel cambiamento necessario del modello auto-centrico che ha reso le nostre città invivibili e inquinate. C’è poi una voce passata sotto silenzio degli abitanti di via Puccini e Via Fontana Unica che non hanno firmato la petizione anti-ciclabile e vedono di buon occhio la costruenda pista perché finalmente potranno uscire di casa senza il rischio di essere investiti per via della mancanza del marciapiede”.

Elisa Rossi