Spesso i libri tecnico-pedagogici risultano ostici a chi è digiuno della materia, così come i trattati filosofici, medici eccetera.
Non è il caso di “Visioni Tattili. Cecità e arte, un itinerario possibile” (Tofani Editore, 2021) di Alba Lisa Mazzocchia.
Uno studio importante che prende le mosse dall’esperienza personale e professionale dell’Autrice, senza lasciare nulla all’improvvisato o alla leggerezza, riescendo ad affrontare un ‘itinerario’ pedagogico tanto delicato, grazie a una scrittura scorrevole, piacevolmente alta e comprensibile.
Alba Lisa Mazzocchia, da insegnante, propone al lettore percorsi e risultati che possono essere raggiunti grazie a una ricerca costante e appassionata, attraverso la didattica applicata agli allievi non vedenti che ‘magicamente’ riescono ad apprezzare e amare l’arte: molti sono gli esempi e le prove descritti nell’eccellente volumetto.
Il testo, oltre che un’esposizione dei risultati metodologici raggiunti, può essere letto anche come un compendio di storia dell’arte attraverso visioni nuove e poco esplorate. Si tratta di un libro coinvolgente sin dalle prime battute: il comprendere, discernere, amare allievi e arte porta Mazzocchia a confezionare un’opera unica nel suo genere, vera e propria pietra miliare della scrittura tecnico-scientifica evoluta.
Ergo “Visioni Tattili” si spera apra un ciclo letterario di tutto rispetto che mancava nel nostro panorama e che darà di certo ottimi frutti in avvenire.
Patrizio Minnucci