HOMEPAGE CRONACA Veroli, rubate due borse al Cimitero

Veroli, rubate due borse al Cimitero

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Non c’è pace al Cimitero di Veroli. Malviventi rubano due borse lasciate in auto. Vittima una donna verolana che certamente non dimenticherà tanto facilmente la disavventura patita in un luogo di apparente tranquillità. E’ successo ieri mattina, domenica 17 ottobre, intorno alle ore 12.30, quando la donna come sua consuetudine era andata a far visita al padre defunto. E come spesso accade, per non  avere intralci, la signora ha lasciato nell’auto le borse e si è allontanata.

Al ritorno, dopo pochi minuti, l’amara sorpresa: segni di inflazione sull’auto e le due borse sparite con tutto il loro contenuto:  denaro, patente, carta d’identità,’ tessere sanitarie, bancomat e altri oggetti molto personali. Dopo aver allertati gli uomini del Maresciallo Franzese e sbrigate le operazioni burocratiche la signora Annarita S. denuncia pubblicamente sui social l’accaduto e lancia un appello  “ Questa mattina sono stata derubata al cimitero di Veroli verso le 12:30 circa. Hanno preso due borse rosse con vari documenti importanti. Se qualcuno trovasse qualcosa e in qualche modo me la facesse recapitare glie ne sarei molto grata. É triste recarsi al cimitero ed essere derubata di ogni oggetto personale”.

Continua amaramente: “A parte il denaro che avevo in borsa quello che più’ mi spiace è i documenti e altri oggetti molto personali. Possibile che questa gente non ha un briciolo di cuore e non pensa almeno di farmi recapitare in qualche modo i documenti? Vado ogni settimana a parlare con mio padre, resto un po lì. Mi piace  portargli tutte le settimane dei fiori freschi, è come dire ‘Papà ti amo sempre più’. E poi la sorpresa. Io posso essere rimasta molto ferita oggi – chiosa la Signora Annarita confidando in una giustizia non terrena –  ma, non oso pensare a ciò che ne sarà di quelle persone che mi hanno fatto veramente del male”. 

Da rabbrividire. Il cimitero è una città di morti ai margini della città dei vivi e, agli occhi di chi sa ben guardare (e se ne frega della minima legge morale della pietas da osservare al cospetto del riposo dei defunti) si spalancano tantissime “opportunità”. Non è la prima volta che accade. Ma ogni volta si resta sempre più sconcertati. 

Monia Lauroni