HOMEPAGE CRONACA Veroli, maltrattamenti alla moglie: medico ai domiciliari

Veroli, maltrattamenti alla moglie: medico ai domiciliari

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Era finito a processo per maltrattamenti alla moglie, ma questo, oltre al divieto di avvicinamento precedentemente imposto, non lo ha fatto desistere dal continuare a perseguitare la donna. Per questo il medico chirurgo della Asl Mino Moraldi, 58 anni, già consigliere comunale a Veroli, è finito agli arresti domiciliari.
Nel frattempo, alla luce del provvedimento dell’autorità giudiziaria, sia l’Ordine dei Medici che la Asl lo hanno sospeso. L’azienda sanitaria ha inoltre disposto la riduzione del 50 per cento dello stipendio.
Tutto inizia ai primi dell’anno quando la moglie del medico si rivolge all’autorità giudiziaria per denunciare i maltrattamenti da parte del marito. Minacce, offese, improvvisi attacchi d’ira che avvenivano alla presenza anche della suocera. Atteggiamenti aggressivi che col tempo sarebbero diventati sempre più insopportabili, tanto da spingere la donna a chiedere l’intervento della giustizia.

 I successivi accertamenti hanno appurato che quello che aveva raccontato la donna corrispondeva a realtà. Nei confronti dell’uomo quindi, intorno al mese di marzo, per evitare che la situazione potesse degenerare, il Gip del Tribunale di Frosinone, su richiesta della Procura, ha disposto il divieto di avvicinamento alla moglie.

Nel frattempo il fascicolo a carico di Moraldi (difeso dall’avvocato Giampietro Baldassarra) è andato avanti e la Procura lo ha portato a processo con rito immediato. La prima udienza si è svolta a fine maggio ed è in quell’occasione, incurante del divieto, si è presentato in tribunale tentando di avvicinare la moglie. Nelle settimane successive, il medico ha continuato a perseguitare la donna, inseguendola e offendendola, anche alla presenza di amici. A quel punto il legale della donna, l’avvocato Mario Di Sora, ha chiesto alla Procura un aggravamento della misura a tutela dell’incolumità della propria assistita. La Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip gli arresti domiciliari, consentendo all’uomo di uscire soltanto per andare al lavoro.

Ma a fine luglio per Moraldi è arrivata anche la sospensione del servizio. Il suo caso infatti era finito davanti al Consiglio dell’Ordine dei Medici di Frosinone che lo scorso 11 luglio ha deliberato la sospensione dall’esercizio professionale fino a quando avrà effetto il provvedimento dell’autorità giudiziaria.
A sua volta la Asl, con una delibera dello scorso 24 luglio, prendendo atto del provvedimento dell’Ordine, ha sospeso dal servizio Moraldi con la contestuale riduzione dello stipendio del 50%.

Moraldi non è nuovo alle cronache giudiziarie. Nel febbraio del 2017 è stato condannato al pagamento di una multa di 3mila euro per le offese razziste rivolte nel 2015 su Facebook a un infermerie di origine indiane e sindacalista della Cgil. «Gli indiani mi fanno schifo, puzzano, hanno la pelle butterata sono quasi negri di m. Devono stare a raccogliere il cocco nei loro paesi di origine. Fuori dall’Italia», scriveva in uno dei post Moraldi.