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Veroli, Il ‘laboratorio de ‘Gli Amici dell’Albero Grande’. Iniziati stamattina i lavori della speranza

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 A Veroli non vincerà il virus dell’indiffferenza. Le tristi sirene dei cittadini verolani hanno suonato e gli Amici dell’Albero Grande ne hanno raccolto il grido. Come sempre, anzi più di sempre. Un Natale che bussa alle porte con il fare impacciato di chi si sente fuori luogo, fuori tempo, quasi indesiderato. Ma loro, Gli Amici dell’Albero Grande sono lì, da questa mattina, sotto quell’albero altissimo che grida forte alla rinascita, alla generosità, alla bellezza. Un Albero con ventimila lucine accese per sostenere la speranza: forse è proprio questo il significato più nobile di questo Natale. Poco si può fare per fronteggiare un evento potenzialmente disastroso come una pandemia, ma sono queste piccole gocce a sconfiggere il triste “ognuno per sè, Dio per tutti”. Il bene della gente comune che centuplica le forze di chi è in difficoltà e ne sostiene mirabilmente il coraggio. Le belle parole salvano l’anima, ma a far girare il mondo è la silenziosa aita di chi si limita a fare il suo mestiere di cittadino e trarne un capolavoro di umanità. Quasi un chilometro e mezzo di luci vestiranno l’Albero Grande, sentinella secolare di Piazza del Vescovato, un tripudio silenzioso di speranza che si accenderà come ogni anno l’8 dicembre. Senza rumori, senza street band, senza fanfare, ma che griderà forte al cuore di ciascuno di noi. Il Covid ha messo in ginocchio ancora più famiglie, cresce il bisogno di aiutare, per questo i nostri Angeli del Natale hanno voluto fortemente non sospendere questa tradizione del Bene. Nel silenzio, sotto la pioggia, riparati solo dalla volontà quasi violenta di dare un segnale, un segnale forte che è quello che Veroli non molla, Veroli non abbandona, che a Veroli sarà Natale. Si può rinascere anche senza sfarzi e forse è proprio questa la volontà di Dio. Non sono escluse altre sorprese nel centro storico verolano, ma per questo bisognerà attendere l’evolversi della situazione sanitaria. Oggi ci basta sapere che gli Angeli del Natale Verolano non si sono arresi e che il loro impegno è già una vittoria contro questo tempo che sembra volerci vedere in ginocchio, distanti e svuotati, ma che invece ci troverà ancora una volta simbolicamente legati da quel filo di luce che sarà sole nascente per chi ha bisogno e acqua di sorgente per chi ha sete di speranza. Grazie ragazzi.

Monia Lauroni