HOMEPAGE CULTURA Veroli, l’8 maggio inaugurazione della prima edizione di “Daimon”

Veroli, l’8 maggio inaugurazione della prima edizione di “Daimon”

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Veroli si prepara a tagliare il nastro di un nuovo, ambizioso, giovane, spazio espositivo: si tratta della prima edizione di “Daimon”, mostra di arte  contemporanea organizzata dalla galleria  Crystal – Sala d’arte in via Casalunga.  Diventare un ponte sinergico tra passato e presente, coniugando la tradizione artigianale del luogo con l’innovazione e le energie creative dei giovani artisti. Nasce da questi presupposti  “Daimon”, il nuovo spazio espositivo che troverà dimora a partire dal prossimo 8 maggio alle 12,00 in quelle mura che un tempo erano sede di botteghe storiche. Il centro di Veroli sarà trasformato in un inedito polo artistico, con mostre, progetti ed eventi dedicati all’arte emergente. Infatti si legge dal comunicato “l’evento vedrà protagonisti quattro studenti dell’Accademia delle Belle Arti di  Frosinone, che esporranno le proprie creazioni nel nuovo locale del centro verolano. 

Benedetta Dell’Uomo, Chiara Di Pofi, Rachele Quattrociocchi e Giorgio Salemme sono i nomi dei  protagonisti che proporranno tre opere ciascuno, frutto di studio e ricerca nei rispettivi percorsi didattici  presso l’istituto di viale Mazzini, diretto dalla professoressa Loredana Rea. L’evento sarà organizzato in  collaborazione con la Consulta degli Studenti dell’Accademia frusinate e terminerà martedì 25 maggio,  giorno peraltro della festa di Santa Salome patrona di Veroli.  

Un totale dunque di dodici opere che mostrano diversi percorsi, diverse strade e diversi approcci alle  tecniche di produzione artistica, ma tutte focalizzate sull’arte contemporanea, con quello spirito di  continua ricerca e approfondimento che i quattro ragazzi stanno portando avanti nei rispettivi piani di  studio. «Ed è una cotale voce, che, sino da fanciullo, sento io dentro», con queste parole Socrate  nell’Apologia descriveva l’idea greca di Daimon, quella inquietudine che è spinta continua ed inesauribile. 

Dalle stampe monotipo con colori ad olio di Benedetta Dell’Uomo, alle acqueforti ed acquetinte su lastre di  rame di Rachele Quattrociocchi, dagli oli, tempera e china su tela di Giorgio Salemme agli acquerelli di  Chiara Di Pofi i visitatori potranno addentrarsi in un iter espositivo rigorosamente studiato e allestito  all’insegna della sicurezza e del rispetto delle norme anti-Covid. 

Nella sala d’arte è appunto prevista la presenza di un massimo di quattro visitatori per volta, con mascherina e  distanziamento di almeno un metro l’uno dagli altri. Le modalità di vista rientrano nel più ampio protocollo  ‘Veroli Sicuramente’ già avviato dall’amministrazione comunale del sindaco Simone Cretaro, in occasione  dell’estate 2020”.

Il potere dell’Arte e dei giovani, sensibilizzare al recupero delle suggestioni attraverso una serie di iniziative culturali di tipo sia simbolico che fortemente fattivo, volte a muovere la sensibilità collettiva verso quello che è un patrimonio fondamentale da salvaguardare, preservare e trasmettere.

In borghi fortemente identitari come quelli Verolani non basta fare ogni tanto una passeggiata nostalgica, dolendosi per le reliquie di un tempo che non c’è più. Occorre fermare la caduta di un passato che inevitabilmente e senza colpe alcune muore, offeso dal disamore e dalla poca memoria di troppi. Servono energie attive.

Monia Lauroni