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Da Veroli, cuffie colorate e poltrone restaurate per il San Benedetto di Alatri

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 Veroli e Alatri, il suono virtuoso di due popoli legati da sempre. La loro loro forza era stata l’unione. Un patto che parlava l’eco delle battaglie, della forza rude e rocciosa che aveva messo a tacere l’ira dei Volsci e dei Sanniti. Un’amicizia consolidata che oggi le tiene unite ancora. La Lega Ernica del terzo millennio, quella che allora unì insieme ad altre, le città di Veroli e di Alatri, ha ora di fronte un nemico che non fa rumore, che non scocca frecce, ma che va combattuto come allora a piedi scalzi, nell’umiltà della complicità e nella forza dell’unione. ‘Soldati’ verolani, a fianco di quelli alatrensi che si trovano a combattere in trincea. Da Veroli sono infatti partiti gesti significativi, piccoli, ma di immenso incoraggiamento, destinati all’Ospedale San Benedetto di Alatri. Uno di questi arriva da Maria Viti, originaria di Veroli: cuffie colorate per il personale del secondo piano realizzate a mano. Un tocco di vivacità per soppiantare il grigiore stanco delle ore che non terminano mai. Delle giornate incerte e logoranti quando i colori del mondo fuori sono un ricordo sbiadito. Un messaggio di vicinanza e di ottimismo per questi eroi instancabili del nostro tempo. Sempre da Veroli, dalla storica tappezzeria Stirpe, un lavoro sopraffino artigianale di restauro delle poltrone della sala d’attesa dell’ospedale alatrense. Gesti che acquistano oggi un valore inestimabile e che hanno il suono vittorioso di due popoli. Ne usciremo anche grazie a loro, a questi eroi in camice ed eroi dal cuore grande. E tutto questo sarà un ricordo.

Monia Lauroni