Due anni e dieci mesi. Condanna confermata in Corte d’Appello di Roma nei confronti di Mino Moraldi, così come la ristrettezza ai domiciliari con spese processuali a carico. L’accusa è di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie.
L’imputato di Veroli, infatti, avrebbe percosso la moglie con «schiaffi, strattoni, afferrandola per i capelli, accusandola di avere relazioni extraconiugali». A seguito di tali condotte – ha ricostruito la procura – la donna con i figli sarebbe stata costretta ad allontanarsi dalla casa coniugale per brevi periodi, solo così sfuggendo ai continui maltrattamenti.
pm