“Sono giorni che mio fratello è agitatissimo per queste elezioni Usa e contestualmente sono giorni che gli ripeto che noi siamo di Frosinone”. Cioè, come ‘spaccare’ con un tweet magistrale, al punto da entrare nel plafond argutissimo delle esplorazioni web di ‘Zoro’ and co. E proprio nel salace contenitore televisivo serale su La7 di Diego Bianchi e Marco D’Ambrosio si è sostanziata la battuta in assoluto più calzante sul voto presidenziale Usa. Battuta in un tweet della verolana Laura Fontana, al secolo dell’onomatopea da cinguettio @beatandlove. Tweet che ha giocato di arguzia sul paradosso generato dall’interesse morboso per un evento planetario in rapporto alle più locali e terragne contingenze della Ciociaria. Il tweet di Laura è apparso in senso alla rassegna ridanciana del programma condotto da ‘Zoro’ ed ha suscitato l’ilarità di tutti. Fedeli al trend per cui le cose locali, quando meritano l’attenzione dei grandi eventi mainstream, diventano appiglio anche per noi ‘di provincia’, non potevamo non notare la cosa. E farlo con bonomia assoluta, si badi, senza prendere d’aceto ogni volta che un certo luogocomunismo simpatico va a mettere alla berlina faccende che ci dovrebbero trovare quintilianamente pronti. Perché a fare la tara alla bellezza assoluta ed alla cifra ironica del tweet un po’ Laura ci ha preso anche da un punto di vista concettuale. Quello cioè per cui, in piena fregola da globalizzazione, molti di noi tendono a riservare ad eventi di straordinaria portata quell’attenzione un po’ ‘doverosa’ e ficcante. Un’empatia che ha basi buone e derive magari un po’ troppo di facciata ecco. Quello stare sul pezzo che ci mette tutti in condizioni di interagire con i piani alti del mondo e dei meccanismi che ne determinano le grandi manovre. E, quando nel pensare questo, con la testa piena degli endorsement di Obama e delle mattane di Trump, poi usciamo di casa e troviamo il contenzioso con Acea per le eccedenze idriche e il banco delle ciammelle che per colpa del Covid non c’è più, magari un pensierino a quel vento ridacchiante che rende immense tutte le ironie del mondo ce lo facciamo. E, come Laura, sentire quel vento biricchino in faccia ci piace.
Monia Lauroni