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I TRILLANTI e “BONì BONANNO” all’Abbazia di Casamari

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All’Abbazia di Casamari, per cantare le tradizioni natalizie del nostro bel Paese

I Trillanti – ormai più che noto gruppo di musica popolare della Ciociaria che si occupa di ricercare, recuperare e riportare in auge parte del patrimonio immateriale tradizionale del centro e del Sud Italia – ha inaugurato la stagione invernale riportando alla luce, per il terzo anno consecutivo, lo spettacolo “Bonì Bonanno, canti natalizi della tradizione popolare”: un concerto in musica e parole, che ogni anno si presenta radicalmente diverso dalla sua precedente messa in scena. Non solo, quindi, suoni e canti in grado di riportare ognuno di noi ad una dimensione di foto in bianco e nero e di ricordi passati, ma anche letture e poesie catartiche, evocative di immagini e veicolatrici di messaggi capaci di distruggere ogni resistenza dell’essere umano – anche di quello meno incline alle emozioni del Natale.

Un progetto particolare, innovativo e diverso, il cui titolo trae la sua matrice ispiratrice da un antico canto di questua che veniva effettuato ad Alatri (FR) nella notte del 31 dicembre ad opera di musicanti che, muovendosi casa per casa, volevano così augurare a chiunque si trovasse sul loro cammino e a chiunque aprisse loro la porta di casa, l’augurio che l’anno a venire potesse essere migliore del precedente, “buono” appunto; pur di mantenere vivo e ardente il fuoco di questa tradizione- tramandata da padre in figlio –  i cantori sfidavano neve, pioggia, vento e gelo, riserbando un’immensa gratitudine a chi si preoccupasse di dar loro come ristoro un bicchiere di vino o la famosa “ciambella all’acqua”. Uno dei cantori era Gino Fiorini, classe 1935. Parte integrante del progetto “Bonì Bonanno”, è stato sistematicamente presente ad ogni concerto, per continuare a tramandare, insieme a I Trillanti, ciò che – in prima persona – faceva in modo che accadesse un tempo. Spettacolo quindi – che ha riscosso un gran successo – tutto da vedere ed ascoltare, non solo per l’oggettiva bellezza di ciò che è stato presentato al pubblico, ma anche per il grande valore storico, sociale e culturale che è stato così propagato.

“Bonì Bonanno” approderà domenica 5 gennaio all’Abbazia di Casamari (FR). Alle 16:30 si terrà il convegno “Il canto di Capodanno e i canti di questua in Ciociaria” a cura de I Trillanti e con la partecipazione di cantori, docenti del conservatorio Licinio Refice di Frosinone ed etnomusicologi, rivolto a chiunque abbia voglia di scoprire, approfondire e indagare sotto vari punti di vista il patrimonio immateriale di questa terra; alle 18:00 il concerto dell’ensemble sui Canti Natalizi della Tradizione Popolare.

Dal “Canto dell’Immacolata” a “Cristo ha nato”; da “Gesù che t’incarnasti” a “Bonì Bonanno”; dalla “Novena” a “Tu scendi dalle stelle” per ascoltare storie di guerra e messaggi di pace; per ascoltare cosa il Natale è riuscito a fare nel passato, così come oggi; per ascoltare canti e sonate antiche con gli occhi commossi di bambini che, emozionati, stanno recitando la tradizionale poesia imparata a scuola in piedi, su di una sedia, davanti a tutti i familiari; per lasciarsi trasportare dalla magica atmosfera che solo le chiese – storiche o moderne che siano – riescono a creare.