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TRE CASI A CITTA’ BIANCA, A VEROLI I POSITIVI A COVID SALGONO A OTTO

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 Dal Comune di Veroli arriva la conferma di altri tre casi positivi a Covid 19 sul territorio verolano. Come aveva già anticipato la ASL di Frosinone in una nota che citava non meglio specificate ‘criticità’, si tratta di tre pazienti ricoverati nella RSA della Casa di Cura Ini Città Bianca. Salgono così a otto i casi risultati positivi al Covid 19 sul territorio ernico. “È stato predisposto – comunica il Sindaco Cretaro – l’isolamento dei pazienti e sono state intraprese tutte le azioni previste dalla normativa vigente per la verifica di eventuali altri contagi. I responsabili della struttura sono in contatto costante con gli organi competenti e con l’ASL di Frosinone per il monitoraggio della situazione e per la messa in atto di eventuali misure, che saranno prontamente comunicate”. Il primo cittadino fa appello ancora una volta al buon senso dei cittadini: “Non mi stanco di ripeterlo. STATE A CASA. La migliore risposta a questo virus è non andare in giro. La Polizia Locale e i carabinieri stanno effettuando continui controlli con sanzioni e denunce penali. Evitiamo polemiche inutili, evitiamo di fare i tuttologi ed evitiamo di avventurarci in interpretazioni di norme complesse, che presuppongono il buon senso delle persone. Onoriamo il lavoro straordinario di tante persone che sono impegnate a garantirci il diritto all’assistenza sanitaria attraverso il rispetto delle norme emanate dagli organi preposti. Eventuali ulteriori aggiornamenti saranno comunicati sui canali istituzionali. Grazie a tutti”. Abbiamo chiesto se fosse possibile sapere se nel caso di specie si trattasse di cittadini verolani o di residenti in altri comuni ospiti della struttura, ma su tali informazioni c’è riserbo assoluto. Vige infatti sul tutto la regola, gravata da un burocratese di italica memoria e di difficile digestione in questi tempi bui, ma che ha nella sua natura il germe della sua stessa indiscutibilità a cui ci conformiamo per civico dovere in un momento in cui tutta la società deve ‘fare squadra’, per cui “I Sindaci riceveranno la comunicazione formale dei dati sanitari delle persone contagiate e di quelle sottoposte a quarantena, in relazione all’emergenza Covid-19. La disponibilità di tali elementi sensibili, oltre a dover sottostare ai vincoli sulla protezione dei dati, alla stregua del regolamento EU 2016/679, costituirà, in realtà, un’ulteriore fonte di obblighi in aderenza al principio di protezione sociale che deriva ai Sindaci, conformemente a quanto previsto dalla Legge 833/78, in quanto, pur trattandosi di un’emergenza sanitaria che travalica l’ambito locale, come previsto dall’art. 50, n. 5 del TUEL, non vengono meno le prerogative di carattere generale concernenti la tutela della salute pubblica”.

Monia Lauroni