L’ok definitivo del contratto prevede arretrati in busta paga tra 370 euro e 720 euro a febbraio, e a marzo gli aumenti di 85 euro medi mensili
Al via il contratto per 250mila statali per il triennio 2016-2018, firmato in maniera definitiva all’Aran. Il rinnovo contrattuale prevede, per la parte economica, dopo circa 9 anni di blocco, aumenti salariali di 85 euro medi lordi dallo stipendio di marzo e il pagamento degli arretrati maturati nella busta paga di febbraio.
Il contratto prevede il pagamento degli arretrati con lo stipendio di febbraio, in una una tantum dal valore compreso tra i 370 e i 712 euro (in media 492). Gli aumenti medi di circa 85 euro arriveranno a marzo nelle buste paga dei dipendenti di ministeri, agenzie fiscali, Inps e Inail.
L’accordo per lo sblocco degli stipendi è stata raggiunto per due milioni di statali, ma per gli altri comparti manca il sì della Corte dei Conti (atteso a breve). Oltre ai dipendenti del comparto funzioni centrali, si tratta di militari e forze di polizia, dipendenti di scuola, università, Afam e ricerca. Mentre restano da definire i rinnovi di altri due pezzi molto importanti della macchina amministrativa pubblica: autonomie locali, ovvero Regioni e Comuni, e sanità.
Per quanto riguarda le altre categorie: per i vigili del fuoco, aumenti da 84 euro. Nella funzione pubblica si va da 63 a 117 euro anche se un incremento previsto per le fasce più basse, pari a 21-25 euro mensili, l’adeguamento toccherà in media almeno 84 euro per tutti i dipendenti in questo settore. Gli arretrati del biennio 2016-2017 sono compresi dai 370 ai 712 euro (in media 492).
Passando al “comparto conoscenza“, gli incrementi della busta paga vanno da da 81 fino a 111 euro senza alcun aumento dell’orario di lavoro. Infine, per il settore della “sicurezza e difesa”, si parla di incrementi delle buste paga tra 125 e 136 euro. Gli arretrati annuali ammontano a 556 euro per le forze dell’ordine e 516 per le forze armate.