Ad Alatri, lunedì scorso, due sicari hanno freddato con un colpo di pistola alla testa il giovane Thomas Bricca, persona perbene e amico di tutti. L’agguato in pieno centro è scattato intorno alle ore 20.00, in via Liberio, sotto al Girone, ritrovo di giovani e adulti per la consueta passeggiata serale. Thomas si trovava con un gruppo di amici a chiacchierare del più e del meno, quando dal parcheggio sottostante, due uomini in scooter a volto coperto da casco integrale, hanno esploso vari colpi di pistola sul gruppetto, ferendo mortalmente Thomas. È di oggi l’avvenuta morte cerebrale del diciottenne di Alatri. Chi e perché ha ucciso un ragazzo serio, studioso, sportivo, che tutti avrebbero voluto come amico per la sua innata bontà e disponibilità? Nessuno naturalmente. Infatti, dalle testimonianze e dai primi riscontri dell’inchiesta in corso, risulta palese che Thomas Bricca sia stato vittima innocente, per scambio di persona, di un regolamento di conti tra bande, per il controllo dello spaccio di droga nella zona. Già da un po’ la Ciociaria è al centro di traffici illeciti, grazie a infiltrazioni di gruppi illegali provenienti dal casertano e dall’estremo sud, che puntano al controllo e allo spaccio di stupefacenti. Ne parlano da decenni i questori e i prefetti di Frosinone, nelle conferenze per la legalità istituite nei contesti istituzionali e non. Tra la gente comune, nelle scuole, c’è stato da sempre un appello a sostenere e invitare la società civile alla lotta e al contrasto di queste piaghe. Ora, con la morte del ‘nostro’ Thomas, il grido di dolore e di sostegno costituisce un appello forte e disperato per tutti.
Contrastiamo questi assassini per Thomas, per la nostra libertà, per la nostra vita.
Patrizio Minnucci
