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A Sora sono iniziati i trattamenti chemioterapici con casco refrigerante. Di cosa si tratta?

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Lo scorso 20 ottobre, presso l’Ospedale Santissima Trinità di Sora si è tenuto il primo trattamento chemioterapico con casco refrigerante.
Questo nuovo servizio all’interno del reparto di Oncologia mette in condizione le pazienti di poter affrontare il percorso con un beneficio psicologico in più rispetto al trauma della caduta dei capelli dovuto alla terapia.

Durante il Day Hospital in cui viene somministrata la chemioterapia, quindi, indossare il casco refrigerante significa ridurre questo fenomeno nei pazienti affetti da tumore. Questo dispositivo, infatti, riesce a diminuire l’afflusso di sangue all’interno del cuoio capelluto, frenando anche l’ingresso del farmaco chemioterapico che indebolisce le cellule capillari.

Frenare la caduta dei capelli in un percorso così delicato aumenta di gran lunga la qualità della vita dei pazienti, incentivando un beneficio psicologico contro ansia e stress aggiuntivi, migliorando l’autostima e contribuendo ad avere più forza mentale nel combattere la malattia.
Non a caso, gli ultimi studi a riguardo testimoniano una percentuale di riuscita del casco di circa il 76%.

“Le pazienti saranno accolte in una stanza dedicata con due poltrone: il casco refrigerante viene acceso mezz’ora prima dell’inizio della terapia, indossato per tutta la durata del trattamento e per i novanta minuti successivi la fine dello stesso”. Spiega la nota diramata dalla ASL di Frosinone.

Elisa Rossi