HOMEPAGE CRONACA A Roma verrà aperto il primo ospedale veterinario pubblico

A Roma verrà aperto il primo ospedale veterinario pubblico

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La Giunta del Comune di Roma ha approvato la delibera dell’assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi che vede la realizzazione del primo ospedale pubblico veterinario in Italia.

La struttura sorgerà grazie all’ampliamento del canile comunale della Muttarella e vedrà un investimento di 6.155.212 euro. Ad annunciarlo è stato il sindaco Roberto Gualtieri:

“La Giunta capitolina ha avviato il percorso che porterà alla completa riqualificazione e all’ampliamento del canile comunale di Muttarella, e alla realizzazione di una struttura unica in Italia che consentirà l’accesso gratuito ai servizi di cura per gli animali. Un impegno che prende il via con il progetto di fattibilità tecnica ed economica”.

Di fatto, quindi, l’ospedale veterinario verrà realizzato in una struttura già esistente a cui verranno apportati diversi cambiamenti. Si procederà con opere di manutenzione e adattamento, con la piantumazione di alberi per l’ombreggiamento estivo e l’irraggiamento invernale dei cortili, ma anche con l’ampliamento delle strutture per le cucce e un nuovo parcheggio.

L’ospedale, poi, avrà anche un pronto soccorso aperto 24h su 24, delle sale operatorie e di terapia intensiva, dei laboratori di diagnostica e analisi, una sala gessi, un’area di degenza post-chirurgica e un’area di isolamento per gli animali affetti da malattie trasmissibili.

“Con l’approvazione del progetto di fattibilità, si avvia il percorso che porterà alla completa riqualificazione e all’ampliamento delle strutture, il tutto improntato a criteri di ecosostenibilità, del canile di Muratella, a cui si aggiunge la realizzazione del primo ospedale veterinario pubblico di Roma, una struttura unica in Italia che sarà dotata di strumentazioni di ultima generazione e che offrirà servizi di cura anche a un’utenza a basso reddito che non può accedere all’assistenza privata”. Ha dichiarato l’assessore Alfonsi che ha presentato la delibera.

Elisa Rossi