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Roccasecca dei Volsci, La Regina Camilla e il padre Metabo in un murale ad opera di Rocco Lancia e Mush: quando l’arte ti dà il benvenuto

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All’ingresso del comune di Roccasecca dei Volsci c’è un muro scarno di cemento portante. Uno di quei muri schivi che lasciano il passante indifferente. Forse è più corretto dire c’era, perchè oggi quel muro è diventato  un messaggio di benvenuto intriso di colori e di storia per tutti coloro che arrivano in città. Riavvolgiamo la ‘tela’ di due anni e iniziamo dalla genesi del progetto. Tutto nacque dalla mente camaleontica e vulcanica del pittore frusinate  Rocco Lancia.

Rocco è uno di quelli della scuola  del “saper pensare” per poter “saper fare”. A lui gli angoli morti non sono mai piaciuti, non è mai piaciuto il  bianco siderale, il vuoto della maceria. Osservando quel muro astratto e privo di espressione,  propose la realizzazione di un dipinto murale. Il progetto venne subito appoggiato dal Sindaco Barbara Petroni. Tema del murales: la Regina Camilla e il padre Metabo. Camilla, la Regina dei Volsci, figlia del re volsco Metabo, le cui gesta vengono narrate da Virgilio nel Libro XI dell’Eneide e quelle pagine costituiscono alcune tra le più belle del poema. Secondo la leggenda la Regina si rifugiò tra i monti di Roccasecca dopo la distruzione di Priverno.

Ma anche le più belle idee non sempre seguono la strada ed i tempi che vogliono gli uomini. La pandemia bloccò ogni proposito e solo in questi giorni il murale ha trovato la sua concretezza. Ogni cosa vuole il suo tempo e se non gliene dai si vendica. Era destino che proprio ora che ce n’è più bisogno quel muro si coprisse di colori, di tradizioni, di storia e di bellezza. Il dipinto, di dimensioni 3,50 M x 9,40 M x 2,10 M (in tutto 25,38 mq) è stato realizzato unendo la pittura accademica di Rocco Lancia alla street art di Francesco Mauri (in arte Mush).

Una sarabanda di volti e colori indagati nei dettagli da un obiettivo che, con eclettica curiosità e indiscrezione, ora si avvicina, ora si allontana dalla realtà e dal mito.  E quando si allontana lo fa per soffermarsi  su un paesaggio, misterico o urbano, colto in una mitica iridescenza. Distinguere il bello dal brutto, il male dal bene, è questo il messaggio di benvenuto con cui attraverso la loro arte Rocco Lancia e Mush hanno rivitalizzato la piazza Welcome Area.

Siamo ritornati ad una vita cosidetta ‘normale’,  oppure siamo destinati ad una nuova realtà? – si interroga spiegando l’opera il pittore Lancia – Tutti si sono posti questi interrogativi, senza trovare ancora una risposta. La certezza è che durante le quarantene siamo rimasti a casa, e nel proprio comune abbiamo riscoperto quanto sia importante la nostra storia, le proprie radici e la cultura della propria città. Questo progetto vuole essere un messaggio di speranza, creando un’opera d’arte unica, dipinta dal vivo con un unico grande obiettivo: l’augurio di riuscire a tornare ad apprezzare la bellezza dell’arte e un nuovo mondo in grado di ristabilire equilibri di armonia nel genere umano, attraverso l’arte, la natura, la storia”.

Una poetica, quella di Rocco Lancia, che sembra sancire, con vigore, un ritorno alla vita lucida, soffice, talora riflessiva, vivace ma mai chiassosa, che lui stesso interpreta nella frammentarietà di un’emotività esplosiva palpabile che lo abita e lo indirizza in ogni cosa che fa. 

Si riaccende così la vita nei giorni dipinti. 

Monia Lauroni