C’è chi pensa che il mondo dei rally sia popolato soltanto da uomini. Non c’è niente di più sbagliato, e lo prova una ragazza di Pastena Silvia Quirico.
Noi della redazione l’abbiamo raggiunta prima telefonicamente e poi in piazza a Pastena per un’intervista rendendosi subito disponibile.
“Premetto che io non sono nessuna, se non me stessa – ci confida subito Silvia – nè migliore ne peggiore di tanti altri nel mondo delle corse ovviamente. Devo ancora imparare molto, anzi tantissimo e tante cose non le conosco ancora. Cerco sempre di imparare di più da chi può insegnarmi qualcosa. Non si finisce mai di apprendere e far tesoro. Ho fatto parte di varie organizzazioni a solo ed esclusivo titolo gratuito.
La mia passione per le corse nasce sin da bambina, quando mia madre e mio padre portarono sia me che mio fratello a vedere un Rally dove alcuni nostri amici di famiglia correvano come piloti. Ora a distanza di anni vivo esclusivamente per questo.
Se c’è un Rally, ovunque in centro Italia, mollo tutto e seguo la mia passione, che naturalmente comporta sacrifici, stress, giornate sotto la pioggia, magari con il vento, temporali, neve, notti e giorni insonni, piene di impegni e giorni fuori casa che si tolgono alla propria vita ed alle persone care.
Come ognuno credo ho le mie gare preferite perché le sento più vicine, o magari per motivi miei è così, non togliendo assolutamente nulla alle altre. Non nascondo che le gare che più mi sono rimaste dentro l’anima sono due, quella di Pico e quella di Sperlonga per motivi strettamente personali.
Molte persone hanno creduto in me e hanno deciso di sostenermi fregandosene di quelli che sarebbero potuti essere i miei risultati. Dall’altra parte, però, c’è sempre tanta gente che non crede che una donna possa ottenere ottimi risultati, e che aspetta il minimo errore per poterti criticare”.
L’intervista finisce ma la chiacchierata continua, proprio come certe serate di tanto tempo fa in questa bellissima piazza della cittadina di Pastena.
B.S.
