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POSITIVITA’ AL COVID ALL’ INTERNO DI INI CITTA’ BIANCA DI VEROLI, LA NOTA A FIRMA DELLA DIREZIONE DELLA STRUTTURA

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I tre pazienti risultati positivi al Covid 19 all’interno della Città Bianca di Veroli sono posti in isolamento in stanze dedicate e accessibili solo a personale dotato di indumenti ad alta protezione contro il contagio. Nessun problema per gli altri soggetti attualmente presenti nella RSA né per gli altri ricoverati nella struttura. La rassicurazione ufficiale arriva dalla direzione di INI Città Bianca di Veroli, dopo la notizia dei tre casi di positività riscontrati all’interno della struttura. La nota: “Presso la RSA dell’INI Città Bianca di Veroli sono stati riscontrati tra gli ospiti tre casi di positività al Covid -19. I pazienti che presentavano sintomi lievi – meno contagiosi e meno pericolosi – e che sono stati prontamente e adeguatamente trattati, sono stati spostati al terzo piano della struttura, posti in isolamento in stanze dedicate e accessibili solo a personale dotato di indumenti ad alta protezione contro il contagio. Nessun problema per gli altri soggetti attualmente presenti nella RSA né per gli altri ricoverati nella struttura. La direzione di INI Città Bianca sottolinea con l’occasione che le misure per la gestione dell’emergenza da Covid-19 presso la struttura sono state approntate tempestivamente già dal 24 febbraio sulla base delle indicazioni progressivamente emanate dalle istituzioni competenti (MdS e ISS) e dalle Ordinanze e circolari della Regione Lazio. Il sistema di sicurezza della Clinica è stato integrato e potenziato con procedure interne finalizzate alla massima protezione dei ricoverati, dei pazienti degli ambulatori, del personale sanitario e amministrativo, dei visitatori. Nello specifico si è provveduto a chiudere precauzionalmente gli ambulatori di Veroli che sono ubicati e dunque distaccati in altro edificio rispetto alla Casa di Cura, sono state ridefinite le norme di comportamento di tutti, compreso quello dei parenti a cui è stata di fatto impedito l’accesso nei reparti, e veniva rilevata all’ingresso, per ogni persona in entrata, la temperatura corporea. Per il personale sanitario della Casa di Cura e di tutte le Strutture del Gruppo INI è stato più volte sollecitato alla Regione e alle Asl – come ulteriore misura di protezione – la possibilità di procedere all’effettuazione del tampone ,che rimane il test fondamentale per arginare la diffusione della malattia. Riteniamo che questa ultima misura sia fondamentale e da mettere in opera immediatamente. Stiamo lavorando senza sosta affinché questa necessaria condizione si concretizzi il prima possibile”.

M.L.