HOMEPAGE CRONACA Quando papa Giovanni XXIII benedisse il figlio di un manovale di Ceccano

Quando papa Giovanni XXIII benedisse il figlio di un manovale di Ceccano

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Apprendiamo, dopo attente ricerche, da un articolo della Domenica del Corriere del 1962 che:

<Il papa udì un vagito, si fermò e benedisse>. Iniziava così il pezzo, < A.L., nato a Roma nel 1961 racconterà per tutta la vita di aver fatto fermare il papa con i suoi vagiti e di averne ricevuto la benedizione in San Pietro mentre un sacerdote tedesco lo stava battezzando – come scriverà Arnaldo Geraldini nelle pagine del popolare settimanale (fondato nel 1889 e chiuso nel 1989)>.
Il piccolo figlio di F. L. (giovane manovale di Ceccano) dovette attendere quattro mesi prima di ricevere il sacramento del battesimo, in quanto il papà era disoccupato. Fortunatamente il portiere notturno di un giornale di Roma trovò un posto in un cantiere a F.L. La Domenica delle Palme del 1962 il portiere e la moglie, padrino e madrina, si trovavano nella cappella di San Pietro, proprio dove c’era la fonte battesimale, con i genitori del piccolo. Mentre il sacerdote spruzzava d’acqua il capo del bimbo, questi si mise a piangere e, in quel momento, tra guardie svizzere, guardie nobili e seguito da diversi cardinali, passava sulla sedia gestatoria sua santità papa Giovanni XXIII, in solenne processione per assistere alla benedizione delle Palme, alla presenza di oltre 10mila persone, provenienti da tutto il mondo. Il papa udì il pianto del piccolo A., fece terminare il solenne corteo e levò sorridendo la mano benedicendolo.

B.G. e pm