La Certosa di Trisulti tornerà un bene pubblico. Segno tangibile che quando vuole la Pubblica Amministrazione ed il ‘popolo’ uniti, battono in efficienza il privato. Anche se il privato è facoltoso e potente. Dopo lo sfratto decretato dal Consiglio di Stato ai sovranisti del DHI che si erano aggiudicati la Certosa di Trisulti pur non avendo i requisiti richiesti, da martedì 9 novembre, lo splendido complesso architettonico cistercense di Collepardo tornerà nuovamente fruibile ai cittadini.
Nuova vita per la perla del Lazio, dopo la travagliata parentesi dell’associazione Dignitatis Humanae Institute di Benjamin Harnwel, personaggio vicino al «guru» americano Steve Bannon, costretto a riconsegnare le chiavi del monastero dopo lo “sfratto” avvenuto al culmine di una lunga battaglia legale giunta fino al Consiglio di Stato. Una vicenda che, a marzo, aveva portato il massimo organo di giustizia amministrativa a ribaltare la precedente decisione del Tar, dando ragione al Mibact, proprietario dell’immobile, affiancato da agguerritissime associazioni del territorio. La gestione è passata a LazioCrea (società della Regione Lazio), chiamata ad assicurare il rilancio del sito.
A Trisulti, ogni anno, arrivano oltre 50mila turisti e si punta così ad aprire una fase di rilancio dopo aver definitivamente archiviato il sogno sovranista. Il complesso monastico del 1200, tornato sotto il controllo della direzione generale Musei, riaprirà dunque martedì prossimo, ma già domani lunedì 8 novembre alle ore 10.45, a Collepardo, il Ministro della Cultura, Dario Franceschini e il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, parteciperanno alla conferenza stampa di riapertura della Certosa di Trisulti durante la quale verrà presentato il nuovo percorso per il pubblico che prevede la possibilità di visitare i più peculiari edifici del complesso certosino, compresi alcuni spazi inediti del perimetro monasteriale. Saranno presenti inoltre il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna, e il Direttore regionale Musei Lazio, Stefano Petrocchi.
“La Certosa – si legge sul sito degli ‘Amici della Certosa di Trisulti’ – sarà aperta tutti i giorni della settimana con ingresso libero; il percorso di visita è assistito da materiali disponibili all’ingresso e nei fine settimana (sabato, domeniche e festivi), su prenotazione, si potrà fruire di visite guidate. Il circuito di visita, si amplierà successivamente ad altri ambiti della Certosa, appesa saranno ultimati i lavori in alcuni settori del complesso avviati dalla Direzione Regionale Musei Lazio appena rientrata in possesso dell’immobile. Con la riapertura del Sito, riprenderanno anche nella Chiesa di San Bartolomeo le funzioni religiose nei giorni festivi, restituendo il ruolo di luogo di culto tanto sentito dal territorio e dalla comunità locale”.
Monia Lauroni
