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Lazio – La UIL denuncia: nell’edilizia ci sono 20 mila lavoratori in nero o irregolari

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Caratteristiche che, secondo Francesco Palese, segretario generale Fenealuil Lazio, “contribuiscono ad incrementare ulteriormente l’infiltrazione mafiosa, tanto che oggi si può tranquillamente affermare che il Lazio è diventato un vero e proprio laboratorio criminale nel settore”. Dove per criminalità” non si intende soltanto la mafia vera e propria ma anche il sistema di corruzione negli appalti pubblici portato alla luce soprattutto dall’inchiesta di Mafia Capitale- spiega- anche le aziende in regola inoltre tendono a denunciare un montante ore inferiore a quello effettivo che in genere è almeno il doppio. In cantiere infatti si lavora generalmente dalle 7 alle 17 e in estate forse ancora di più”. L’edilizia, insieme all’agricoltura e al terziario, è il settore con la più alta percentuale di lavoro nero e irregolare. I cantieri risultano essere i luoghi di lavoro dove meno si rispettano le normative sulla sicurezza. Non è un caso quindi se circa il 20% degli infortuni mortali sul lavoro avvengono nel settore edile. Primi in questa classifica la Capitale e la sua provincia, seguite da Latina e Frosinone.