HOMEPAGE CRONACA L’ascia più antica del mondo

L’ascia più antica del mondo

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Un frammento di ascia che risale all’età della pietra, circa 45.000 anni fa, è stato scoperto da un team di archeologi australiani presso l’area di Kimberley, situata nell’Australia Occidentale.

Il frammento di ascia venne inizialmente estratto nel 1990 dall’archeologo Sue O’Connor, dell’Australian National University, tra una serie di avanzi di cibo, strumenti e altri manufatti presso il Carpenter’s Gap, una larga roccia famosa per essere uno dei primi siti occupati dall’uomo moderno. Come conferma il professore O’Connor, “In nessuna altra parte del mondo si hanno asce risalenti a questa data. In Giappone queste asce appaiono circa 35.000 anni fa. Tuttavia, nella maggior parte dei Paesi del mondo, sono arrivate insieme all’agricoltura dopo 10.000 anni.”

Nel 2014, il gruppo del professore Peter Hiscock, della University of Sydney, nell’esaminare gli oggetti trovati nel suddetto sito, ha svolto un’analisi più approfondita del frammento di ascia in questione, la quale ha rivelato che la scure era stata modellata con il basalto per poi essere lucidata tramite lo sfregamento su un’altra roccia finché non è divenuta levigata; il frammento proveniente dalla lama venne successivamente ri-affilato.

Peter Hiscock ha sostenuto sulla rivista “australiana Archeologica” che grazie a questa scoperta è possibile dedurre che le prime popolazioni che vissero sul continente erano dei veri e propri innovatori tecnologici. Hiscock afferma “Dal momento che non ci sono asce note nel SudEst Asiatico durante l’era glaciale, questa scoperta ci mostra che, quando gli esseri umani arrivarono in Australia, iniziarono a sperimentare nuove tecnologie, inventando modi per sfruttare le risorse in cui si sono imbattuti nel nuovo paesaggio australiano”.

Prosegue dicendo che “anche se gli esseri umani erano sparsi per l’intera Australia, la tecnologia dell’ascia non era diffusa tra loro. Le asce sono state ideate solo nel nord tropicale, forse questo potrebbe far supporre a due diversi gruppi colonizzatori oppure che la tecnologia è stata abbandonata dalle persone sparse nel deserto e nelle foreste subtropicali.”; “queste differenze tra Australia settentrionale, dove le asce sono sempre state utilizzate e Australia meridionale, dove non lo erano, sono nate intorno al periodo della colonizzazione e sono perdurate fino agli ultimi mille anni, quando la produzione di questo utensile si è sviluppata in molte zone del sud del continente australiano”.

Andrea Petricca