HOMEPAGE APPUNTAMENTI La Polizia di Stato ha celebrato il 169° anniversario della sua fondazione

La Polizia di Stato ha celebrato il 169° anniversario della sua fondazione

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Ieri mattina all’interno della sede della Questura di Frosinone, in occasione della ricorrenza del 169° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, si è svolta la commemorazione dei caduti. Ai poliziotti prematuramente scomparsi ed ai loro familiari è stato rivolto un commosso pensiero ed un particolare ricordo ha raggiunto il Sovrintendente Capo Coordinatore Alessandro Lombardi che il virus ci ha portato via a febbraio. Alla cerimonia era presente, oltre al Questore dr Leonardo Biagioli, il Prefetto Ignazio Portelli – la cui guida illuminata orienta costantemente le attività di tutte le forze di polizia – che con la sua presenza ha voluto sottolineare la solennità della ricorrenza.
Si è dovuto rinunciare nuovamente alle celebrazioni che abitualmente rendevano l’odierna giornata un momento di condivisione dei valori fondanti dell’Istituzione con le famiglie e l’intera cittadinanza, ma non possiamo non ricordare un importante anniversario: i 40 anni dalla Legge 121 del 1981, che determinò la trasformazione del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza nell’attuale Polizia di Stato, una polizia moderna, “smilitarizzata” e caratterizzata da una forte identità civile, votata al servizio della comunità, posta a presidio della sicurezza e dell’ordine democratico e impegnata quotidianamente a rendere effettiva la libertà di esercizio dei diritti garantiti dalla Costituzione.
Soprattutto oggi, in questo frangente così delicato, è massimo l’impegno profuso dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato per garantire il migliore risultato delle misure adottate per il contenimento dell’epidemia e per assicurare contemporaneamente la sicurezza ed il mantenimento dell’ordine pubblico, oltre al sostegno e l’aiuto ai cittadini in difficoltà.
Al riguardo va evidenziato che la Polizia di Stato, nell’ottica di tutelare la collettività dal contagio, ha messo in campo dall’inizio dell’emergenza ben 3483 pattuglie che hanno controllato 27.481 persone e contestato 802 violazioni alle misure di contenimento anti-Covid 19.
Nonostante ci si sia trovati di fronte a scenari inediti, la vocazione alla prossimità si è manifestata in molti modi e la Polizia di Stato si è adeguata al nuovo contesto, per esempio i tradizionali incontri nelle scuole con i giovani sono stati sostituiti con quelli svolti in videoconferenza. Si è così riusciti a raggiungere lo stesso gli studenti, grazie anche all’instancabile contributo dei nostri esperti, che hanno parlato con loro non solo di legalità ma di tutti quei pericoli che una sovraesposizione così massiccia all’utilizzo di strumenti informatici porta con sé, soprattutto per i bambini della scuola primaria.
Nell’anno appena trascorso la collaborazione con le altre Forze di Polizia ha permesso di portare a termine numerose operazioni, all’esito delle quali sono state sgominate varie organizzazioni criminali, attive soprattutto nello spaccio delle sostanze stupefacenti. Fondamentale è stato l’eccellente rapporto con le Procure della Repubblica di Cassino e Frosinone.
Ma la vera forza della Polizia di Stato sono gli uomini e le donne che ne fanno parte, e lo testimonia il loro incessante impegno, nonostante gli innegabili rischi e l’apprensione per i propri cari, per garantire il migliore risultato delle misure adottate per il contenimento dell’epidemia e per assicurare contemporaneamente la sicurezza ed il mantenimento dell’ordine pubblico, oltre al sostegno e all’aiuto ai cittadini in difficoltà, offerto anche attraverso iniziative al fianco di associazioni che operano sul territorio in diversi settori.
Le “risorse umane” sono il vero bene primario che la Polizia di Stato continua a motivare e valorizzare, considerando ogni collaboratore nella propria individualità, ma anche come parte essenziale di una grande squadra in cui ognuno ha il proprio ruolo.
Questo impegno viene condiviso con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, insieme ai quali è stato perseguito il comune obiettivo di conseguire condizioni di lavoro sempre più favorevoli e sicure oltre che adeguate ai bisogni dei poliziotti che fanno il proprio lavoro con impegno e dedizione.
Importante e irrinunciabile è l’impegno dei pensionati appartenenti all’A.N.P.S., sentinelle poste a baluardo dei nostri valori più importanti, prezioso esempio per tutta la comunità, che anche in quest’ultimo anno così difficile hanno continuato a svolgere un lavoro straordinario ed encomiabile recapitando medicinali e beni di prima necessità ad anziani e disabili.
L’impegno dei poliziotti è grande e lo è ancora di più in questo nuovo contesto sociale, mutato a causa della pandemia, in cui anche loro sono chiamati ad esporsi per garantire la salute di tutti: alle loro famiglie è richiesto un ulteriore sacrificio e la grande responsabilità di stare loro vicino soprattutto ora, con tutte le conseguenze che questo comporta. Il ringraziamento più grande va quindi proprio ai familiari dei poliziotti per il loro amorevole sostegno quotidiano.
Sarà necessario trasformare i sacrifici fin qui affrontati in un progetto collettivo di ricostruzione sociale e morale, che tenga uniti tutti dopo un periodo di separazione così lungo. Non sarà semplice ma la Polizia di Stato sarà al fianco dei cittadini per onorare ancora una volta l’impegno di #essercisempre !