HOMEPAGE CRONACA Frosinone, minore violentata: maxi condanna

Frosinone, minore violentata: maxi condanna

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Abusi sessuali su una ragazzina di 14 anni, amica della figlia, Cosimo Buono, 51enne residente a Vico nel Lazio, condannato a 11 anni e otto mesi di reclusione più una provvisionale di 50 mila euro. Il pubblico ministero aveva chiesto 15 anni di carcere poiché c’era la recidiva di aver violentato qualche tempo fa una prostituta e perché l’uomo aveva consumato la violenza sessuale mentre si trovava in libertà vigilata.
L’uomo, che attualmente si trova detenuto in carcere, in precedenza era già finito in prigione perché accusato di una serie di rapine con una motosega ai danni di numerose banche della provincia di Frosinone.
I fatti che questa volta hanno portato il 51enne alla sbarra risalgono al settembre dello scorso anno quando la vittima si era recata nella sua abitazione per trascorrere alcune ore di svago con la figlia dell’imputato, sua coetanea ed amica del cuore. L’uomo aveva vissuto per lungo tempo nello stesso palazzo della 14enne a Vico Nel Lazio. Poi la minorenne si era trasferita a Trivigliano. Ma era rimasta in contatto con la sua amichetta, tanto che la sera dello stupro l’adolescente si era fermata a dormire a casa di Cosimo Buono. I genitori della minorenne, lo conoscevano e quindi si erano fidati di lui. Invece quella sera maledetta il 51enne con la scusa di dover parlare con la ragazzina di un episodio di bullismo che era avvenuto nella loro scuola, l’aveva fatta salire in auto. Prima si erano fermati in un bar a chiacchierare, poi l’aveva portata in una zona boschiva molto isolata. E proprio lì l’aveva violentata.
Uno stupro che a detta della vittima si è consumato in quaranta minuti, poi come se nulla fosse stato, l’ha riaccompagnata a casa.

La storia della violenza è venuta fuori un paio di giorni dopo quando la ragazzina tramite un messaggio inviato dal telefonino si era confidata con una zia raccontandole quello che il padre della sua migliore amica le aveva fatto. La parente aveva subito informato il padre dell’accaduto il quale si era precipitato nell’abitazione di Cosimo Buono per riprendersi la figlia. Subito dopo aveva fatto scattare la denuncia nei suoi confronti. «Sono soddisfatto per l’esito della sentenza, un ringraziamento particolare ai carabinieri che hanno portato avanti le indagini e che hanno subito fatto scattare l’arresto. Giustizia è stata fatta», commenta il padre della vittima.
L’imputato è difeso dall’avvocato Giuseppe Dell’Aversano che ha già preannunciato ricorso in Appello. I genitori della 14enne sono stati invece rappresentati dagli avvocati Giampiero Vellucci e Riccardo Masecchia, mentre la ragazzina è stata rappresentata dall’avvocato Puglielli nominato dal tribunale dei minorenni di Roma.

pm