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FOLLA ED IMMONDIZIA A PRATO DI CAMPOLI, CRETARO PUNTA A RIPARTIRE IN SICUREZZA

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Assembramenti e immondizia a Prato di Campoli: i cittadini segnalano, il Comune risponde. Un fine settimana da sold out e non tutto si è svolto nel rispetto delle regole anti Covid. Siamo nel polmone verde di Veroli, a Prato di Campoli. Sono state diverse le segnalazioni di cittadini che, spinti dal primo invitante sole e dalla voglia legittima di tornare alla normalità, nelle giornate di sabato e domenica hanno provato a godersi il pianoro, forse convinti di trovarsi a respirare solo natura, bellezza e libertà. E forse in troppi hanno avuto la medesima idea, tanto che già di primo mattino è stato impossibile parcheggiare l’auto. Covid o no, siamo in primavera inoltrata e da sempre, questo è il periodo in cui il meraviglioso pianoro offre una versione incantevole di sé. A poco sono serviti i continui appelli da parte dell’amministrazione comunale in cui ci si rimetteva per buona parte alla responsabilità dei cittadini. Un ‘liberi tutti’ prematuro, che ha indignato buona parte degli avventori, costretti ‘a girare i tacchi e tornare indietro’. Alla moltitudine di gente si è aggiunta anche l’evidente inciviltà disegnata da sacchi di immondizia ben visibili abbandonati lungo le recensioni e cosa più triste, lungo i sentieri che di solito sono battuti da escursionisti, di fronte ai pozzi vecchi per intenderci, e proprio grazie a questi escursionisti in solitaria, raccolti e portati via. Disagi anche per i proprietari dei chioschi, che ancora non hanno in mano un programma definito e per la stessa Cooperativa alla quale verrà affidata la gestione del pianoro. Una situazione che da un lato indigna, da un lato dà contezza dei disagi su larga scala provocati dalla pandemia. A causa di quest’ultima infatti non è stato possibile fornire una gestione adeguata e controllata che in altri tempi sarebbe già stata operativa. A tal proposito abbiamo contattato il Sindaco Simone Cretaro che spiega i motivi del ‘ritardo’ e ci preannuncia che l’argomento è uno dei punti su cui si discuterà al prossimo consiglio comunale in data 29 maggio: “I provvedimenti governativi sono stati emanati una settimana fa. Bisognava essere dei preveggenti per decidere prima. Stiamo lavorando per ripartire, ma in sicurezza. Nel consiglio saranno approvate le tariffe, senza le quali non è possibile andare avanti”. Non siamo di fronte ad un pianoro abbandonato, ma ad una realtà che ha risentito come tutti gli altri ambiti di un’emergenza che ha messo, come doveva essere, al primo posto la tutela dei cittadini. Questo non autorizza però assembramenti e gesti di inciviltà gratuiti, di cui gli unici responsabili simo solo ed esclusivamente noi. In sintesi: il problema duplice c’è ed è più immanente di quanto non consentano gli strumenti istituzionali della sua risoluzione. Ma Piazza Mazzoli tiene il passo speditamente. Le regole della democrazia purtroppo hanno una tempistica che è condannata a soccombere rispetto a quelle della vita. L’importante è ridurre il gap al minimo.

Monia Lauroni