Veroli bissa con la Filosofia e con il Festival che ne scruta le lusinghe prima ancora di omaggiarne il valore. Lo farà dal primo al 17 luglio con un cartellone che mette assieme la voglia di investire nella Cultura con il bisogno di ripartire dai suoi ambiti di eccellenza. Lo farà in particolare il 12 con Dario Franceschini, ministro della Cultura, a dare suggello ad un appuntamento che è diventato irrinunciabile per tutto il territorio. Il secondo Festival della Filosofia si inserisce nel programma più ampio di un cartellone estivo che ha una mission ardita e possibile al contempo: rispettare gli standard altissimi che in termini di cultura ed intrattenimento Veroli ha voluto darsi perché dall’eccellenza non sa derogare.
L’amministrazione in carica su quest’obiettivo ci ha scommesso con la serenità di chi conosce ambiti e bisogni, ed ha vinto prima ancora di giocare la partita dell’estate verolana. Non è un caso che una nota ufficiale parli di “un investimento fortemente voluto dall’Amministrazione per proseguire nelle attività finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico di Veroli, elaborando un cartellone di appuntamenti davvero interessanti”. E Simone Cretaro, da sindaco, di quell’investimento è alfiere orgoglioso: “Investire in cultura è fondamentale per Veroli, perché dobbiamo sfruttare le potenzialità presenti nel centro storico, palcoscenico naturale per l`intrattenimento di qualsiasi genere, oltre che territorio meta del turismo religioso grazie alla presenza soprattutto della Scala Santa e dell`abbazia cistercense di Casamari”. E ancora: “Siamo fiduciosi di aver programmato bene in questo periodo di ripartenza per attirare l’attenzione delle famiglie non solo locali ma dell`intera provincia e, quindi, determinare un valore aggiunto in termini di presenza per Veroli dove trascorrere in sicurezza ed in tranquillità l’estate”.
La differenza fra testimonial e fautore sta esattamente nella distanza che Francesca Cerquozzi, delegata alla Cultura, mette fra quello che andrebbe fatto e quel che effettivamente si fa, ed è una distanza inesistente; lei semplicemente il Festival della Filosofia lo ha disegnato, cercato e voluto ed oggi si appresta al secondo varo di una kermesse che mette assieme spessore e intrattenimento, che non enuncia princìpi di sussiego ma induce a plasmare idee, a catalizzare confronti. Il segreto è puntare su una disciplina che si modella sul vissuto di ognuno che voglia spiarne le lusinghe in una sera della splendida estate verolana: “Un contenitore di indubbio livello, che va ad attirare la curiosità di un ampio potenziale di spettatori, ognuno con le proprie aspettative ed interessi”. E il segreto, come sempre, è la “mesotes” che sposa i territori con il sistema complesso della nazione: “Un equilibrio tra eventi di livello nazionale e quelli con un target più territoriale, un connubio vincente per caratterizzare l’offerta di intrattenimento di qualità che vada nella direzione di continuare a valorizzare la nostra città”.
Quello che piace di questa Veroli è il fatto che non si compiace della sua bellezza, ma le mette la morsa fruttifera della creazione di ambiti anche più concreti. Spiega la nota: “Un aspetto questo della valorizzazione al centro dell’investimento programmato dall’Amministrazione perché direttamente collegato alle ricadute socio-economiche locali. Importante saranno, al riguardo, i servizi di accoglienza della Pro Loco e quelli di guida turistica affidati alla Cooperativa l’Airone di Veroli, entrambi partner del Comune di Veroli”. Cretaro e Cerquozzi hanno anche un’endiade per chiosare sulla mission che come governanti si sono dati: “Continuare ad investire nel settore dell’intrattenimento durante il periodo estivo contribuirà a creare anche favorevoli condizioni per dare sostegno alle micro attività locali impegnate nel settore dell’accoglienza e dell’enogastronomia. Tali settori sono stati a lungo penalizzati per aver dovuto subire lunghi periodi di sospensione e le maggiori e sicure presenze consentirà a tutti di avere nuove opportunità per dare forza e speranza verso il prossimo futuro”.
Tutto questo con l’ombrello del protocollo anti Covid “Veroli Sicuramente” già messo in atto l’anno scorso in collaborazione con la Asl di Frosinone, e “l’utilizzo del metodo di ricerca del metodo matematico ed algoritmo sul monitoraggio dell’accoglienza turistica elaborato dall’Università di Firenze – Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione”. Veroli è città da guardare incantati, e in greco guardare si dice “theao”, come teatro, anzi, come il teatro che da un po’ e nei fine settimana porta a rassegna il meglio di sé: la seconda edizione della rassegna “Chiostro in Scena” e la novità itinerante nelle contrade di “Arco delle Fiabe, per bambini e famiglie, in collaborazione con l’associazione Duecento22-Arti e Spettacolo. Ma il clou è la filosofia e quel che Veroli mette in campo per accasare le sue lusinghe nella piazza ernica per antonomasia: “Il primo luglio al via l’attesa seconda edizione del Festival della Filosofia con la direzione artistica di Fabrizio Vona, con ospiti di rilievo nazionale da Erri De Luca, a Dacia Maraini, al Ministro della Cultura Dario Franceschini intervistato dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, all’arcivescovo Vincenzo Paglia che dialogherà con il senatore Luigi Manconi, per finire con il politologo Massimo Cacciari.
Introdotti gli intrattenimenti musicali al chiostro di S. Agostino con ‘A riveder le Stelle’, serate in collaborazione con il Conservatorio Licinio Refice, con concerti per pianoforte del maestro Battista, una ensemble di chitarre e, per finire, con un trio di ance”. E l’agorazein tanto caro agli ateniesi e che a Veroli è mantra. Niente paura: “E’ Confermata con la settima edizione la rassegna letteraria Incontriamoci a Veroli in collaborazione con Ubik, con autori di livello, tra cui Stefania Auci, vero evento librario dell’anno 2021 con il proseguo della saga della famiglia Florio con l’ultimo bestseller “L’inverno dei Leoni”; seguiranno, Lirio Abate, Enrico Vanzina, Antonella Boralevi e Gabriella Genisi”. Se c’è una cosa che a Veroli negli ultimi anni ha ingrossato cuori ed emozionato occhi quello è il Festival dello Sport Raccontato, quello dello sport che si fa aneddoto, storia vissuta di carne sangue e respiro, quello che tornerà a coinvolgere con “cronisti del calibro di Riccardo Cucchi e Marino Bartoletti ed altri autori”. Poi il Premio Veroli alla Memoria “che ripercorrerà la storia locale attraverso i suoi non dimenticati personaggi e la tradizione della Sagra della Moricola nel rione di San Leucio”.
Non manca la new entry, ci sta e fa il paio con la gaiezza della prima estate in cui la scienza sembra assestare colpi di maglio al Covid che aveva mortificato le gioia delle famiglie. E proprio dalle famiglie si ripartirà, quelle famiglie orfane dei Fasti ma pronte alla riscossa che prelude alla loro resurrezione. Come? Con “Veraviglioso”, un festival di teatro per le famiglie con spettacoli esilaranti dal vivo nel centro storico dal 29 luglio al primo agosto. Un diretto collegamento come format ai mitici ‘Fasti’ il festival del teatro di strada, attualmente sospeso causa Covid”. Serviva perciò un totem, e Veroli ne ha uno che nei Fasti si è consacrato tale a tutti gli effetti: “La direzione artistica sarà, infatti, di Terzostudio e l’apertura sarà del gruppo storico dei Fasti, gli Appiccicaticci”.
Fede e spensieratezza che porti il messaggio sulle ali della feconda levità? Pochi paroloni: Veroli ha Don Dino. “In questo festival è prevista la partecipazione di Don Dino Mazzoli ed i suoi laboratori creativi Din Don Art. Nel primo fine settimana di settembre, oltre alla Sagra della Ciammella che per la 42 volta animerà il suggestivo borgo medioevale di Santa Croce, il 4 settembre la città ospiterà la tappa del festival di musica popolare di Tarantelliri”. E lo farà con un nome di calibro grosso assai: “Con Max Gazzè in concerto al polivalente”.
A Veroli c’è un solo modo per salutare l’estate e magari accogliere l’immunità di gregge: un pupazzo che forse, bruciando, allontanerà altri spauracchi. Indovinato: “Concludere gli intrattenimenti con la manifestazione storica della Pantasema con la 55° edizione della festa goliardica di fine estate prima del ritorno sui banchi di scuola per l’inizio del nuovo anno scolastico che, speriamo, possa essere il più regolare possibile e senza interruzioni causa nuovo protrarsi dell’emergenza epidemiologica”. Buona Estate e buona Veroli a tutti.