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Draghi: “Green pass è condizione per riaprire. L’invito a non vaccinarsi è un invito a morire”

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Il presidente del consiglio Mario Draghi ha annunciato giovedì sera le misure adottate con il nuovo decreto sul Green pass approvato dal consiglio dei ministri: «La variante Delta del virus è minacciosa, altri Paesi europei sono più avanti di noi nei contagi ma abbiamo imparato che senza reagire subito, quello che vediamo succedere in Francia o Spagna dobbiamo prevedere si ripeta in Italia, in assenza di provvedimenti. Un uso esteso del green pass non è un atto di arbitrio ma una condizione per le aperture».

E quando un giornalista, nel corso della conferenza stampa, ha chiesto a Draghi un commento sulla posizione espressa da Matteo Salvini (che giorni fa aveva detto che ai giovani vaccinarsi «non serve» e che dai 40 ai 59 si può decidere liberamente se farlo) la risposta del presidente del Consiglio è secca: «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore».

«La campagna vaccinale – ha detto Draghi – ha permesso al Paese di riprendersi. L’invito che rivolgo a tutti gli italiani è a vaccinarsi. A farlo subito. Devono proteggere se stessi e le loro famiglie».

Il presidente del Consiglio ha spiegato le ragioni delle norme che introdurranno un uso più estensivo del Green pass a cominciare dal 6 agosto. «I provvedimenti li illustrerà il ministro Speranza. Io vorrei dire due parole sulla campagna vaccinale. La nostra velocità di somministrazione, superiore a quella di Francia e Stati Uniti, uguale a quella della Germania deve tranquillizzare. Estendere l’uso del green pass non è arbitrio ma condizione per riaprire. Vogliamo che l’estate resti serena. Il certificato verde è uno strumento per consentire agli italiani di continuare le proprie attività con la garanzia di non trovarsi fra persone contagiose. E’ una misura che dà serenità, non che la toglie».