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Cultura – Landolfi contro tutti

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 Tommaso Landolfi (Pico, 1908), ha una storia personale e letteraria controversa. I critici in sua vita, infatti, hanno impressionato i molti lettori semicolti contemporanei, sulla presunta noia del lettore davanti ai testi del Nostro.
Ciò è stato notevolmente ridimensionato e ridotto al nulla dalle pubblicazioni di tutte le sue opere da parte di Adelphi, grazie al compianto Roberto Calasso. Ciò che è straordinariamente indelebile in Landolfi è scritto a mio avviso nei suoi Elzeviri, riuniti nel tomo “Del meno”. C’è tutto in quei racconti brevi che rispecchiano la sua versatilità di scrittura raffinatissima, così come la cultura slavista di traduttore, che molti hanno preso d’esempio. Quindi, alcuni critici d’oggi che insistono sul Landolfi fenomeno-meteora della letteratura nostrana, farebbero meglio a rileggere i romanzi, i racconti, le traduzioni e gli articoli di colui che ha aperto un varco a tante nuove leve e che, da vivo, ha saputo rispondere ai loro maestri per le rime.
Fate pace con Landolfi, non vi farà che bene.
Patrizio Minnucci