HOMEPAGE CRONACA Crisi demografica in Italia, i dati del capoluogo di Frosinone

Crisi demografica in Italia, i dati del capoluogo di Frosinone

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Il numero degli abitanti italiani è in continua diminuzione e la popolazione diviene sempre più anziana poiché nascono meno bambini e i flussi migratori non sono così sufficienti per bilanciare il numero naturale della popolazione. Si pensi, infatti, che le previsioni sul futuro demografico del Paese messe a punto dall’Istat nell’ultimo aggiornamento disponibile del 2021, non segnano un futuro roseo per la penisola.

Stando all’Istat, quindi, nel 2070 la popolazione italiana potrebbe addirittura scendere sotto la quota di 50 milioni di abitanti. Entrando nel dettaglio, dai 59,2 milioni di abitanti al 1° gennaio del 2021 si passerebbe a 57,9 mln nel 2030, a 54,2 mln nel 2050 e a 47,7 mln nel 2070. Tutto questo significherebbe avere una quota del 34,9% di individui di 65 anni (e più) nel 2050 che richiederebbero adeguate politiche di protezione sociale per fronteggiare i bisogni della popolazione anziana. Inoltre, sempre al 2050 si avrà una soglia dell’11% di giovani fino a 14 anni che rappresenterebbe uno squilibrio netto tra generazioni. In più, sarebbero troppo basso il numero delle nascite rispetto ai decessi, circa 390mila contro 788mila e, questo, potrebbe comportare un aumento del fabbisogno di assistenza oltre che a un numero di ben 10,2 mln di persone destinate a vivere sole. Di fatto, il calo medio della popolazione tra il 2050 e il 2070 sarà di -6,4%.

Entrando nel dettaglio provinciale, nello specifico del capoluogo di provincia Frosinone, i dati attuali non scongiurano la crisi demografica. Infatti, secondo i dati dell’Ufficio dello Stato Civile di Palazzo Munari la popolazione residente nel capoluogo al 1° gennaio 2023 è di 44.556 persone, 3.931 delle quali straniere. Si tratta di 200 residenti in meno rispetto al 1° gennaio 2022, con la perdita di una media di 16 residenti al mese.

E se di questo dato c’è ancora da capire se abbia pesato maggiormente la differenza tra nascite e decessi oppure la diminuzione del flusso migratorio, ciò che è certo è che le politiche sulla natalità, quelle per i giovani e per le donne e per gli anziani necessitano urgentemente di essere adeguate per scongiurare ulteriori squilibri all’interno del mercato del lavoro.

Elisa Rossi