HOMEPAGE CRONACA Covid19, I Locali di Veroli in ginocchio tra responsabilità e speranze

Covid19, I Locali di Veroli in ginocchio tra responsabilità e speranze

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 I locali di Veroli pagano pegno amarissimo alla delicatissima questione Coronavirus, molti di loro dovranno chiudere. I gestori della perla ernica sono compatti nel concordare sulla necessità di fermare l’epidemia ma obbligati anche a fare i conti con un presente che vede molti di loro a rischio chiusura e con un futuro in cui i loro propositi di riscossa danno la cifra della forza di una categoria che sa lottare, anche nelle avversità più estreme. Le ultime decisioni del governo centrale in materia di comportamenti da adottare nei locali per evitare il diffondersi del contagio hanno trovato gli addetti ai lavori di Veroli pronti, professionalmente ed umanamente, a recepire quelle direttive e a trasformarle in protocolli. Purtroppo, in particolare per i locali di Veroli centro, l’ostacolo si è materializzato subito, non incombente come quello, assolutamente prioritario, dell’epidemia da Covid 19, ma grande abbastanza da disegnare scenari cupi. Semplicemente molti dei locali di Veroli, proprio perché rispondenti a caratteristiche urbanistiche di squisita nicchia, in cui dominano vuoi per scelta vuoi per natura urbanistica la pietra e la mistica del ‘cantuccio caratteristico’, non hanno la quadratura adatta a rispettare le nuove regole. In pratica manca lo spazio sufficiente per garantire la distanza minima anti droplet, quella fissata ex lege ad un metro; ergo, molti di quei locali dovranno chiudere perché di fatto inottemperanti rispetto alle norme emergenziali, e non per volontà di chi li gestisce, ma semplicemente perché ciò che prima era motivo di fascino oggi è viatico di pericolosa promiscuità. Tutto questo ha generato una situazione di cortocircuito in cui, da un lato la percezione del problema più immanente, quello epidemiologico, rende un po’ ‘ovattati’ i drammi di molte partite Iva verolane, dall’altro, impone una situazione di stallo che rischia di azzoppare un’economia intera e di rovinare intere realtà imprenditoriali. Ma cosa chiedono i commercianti di Veroli centro in buona sostanza? Che la stessa Veroli ed i suoi cittadini, ciascuno secondo competenze ma con fattive soluzioni, non si dimentichino di loro una volta che la buriana Covid 19 sia auspicabilmente diventata solo un brutto ricordo o un dramma sanato nella sua parte umana, sanitaria e sociale. Il grido di aiuto lanciato da questi piccoli eroi del quotidiano, costretti a sommare terrori personali e paure contabili, fa il paio con il proposito di tornare, forti, motivati ed efficienti come prima, a deliziare palati e serate nella perla degli Ernici. “Andrà tutto bene”.

Monia Lauroni