HOMEPAGE CULTURA ‘Colori Tracce di Memoria’, la personale di Sabrì dal 24 settembre presso...

‘Colori Tracce di Memoria’, la personale di Sabrì dal 24 settembre presso la Villa Comunale di Frosinone

346
CONDIVIDI

Come l’Arte contemporanea può contribuire alla sensibilizzazione sulla salvaguardia della Terra. L’arte e l’ambiente richiamano ragione e sentimento. Cosa accade quando la creatività, il cromatismo e la presa coscienza della crisi ambientale si stringono insieme? Accade che una artista vada oltre la semplice illustrazione, trasformando l’ambiente stesso in un richiamo. 

L’inquinamento dell’aria e degli oceani, il riscaldamento globale, la deforestazione e le conseguenze dei consumi di massa per l’ambiente, sono alcuni tra gli elementi di cui si occupa l’artista alatrense Sabrina Faustini, in arte Sabrì.  E proprio la tematica ambientalista sarà protagonista della sua personale di pittura ‘Colori Tracce di Memoria’, curata da Alfio Borghese, che aprirà le porte venerdì 24 settembre dalle ore 18.00 presso la Villa Comunale di Frosinone. Essa si articola su un sentiero di scenari cromatici, caleidoscopici,  spirali che aprono finestre di epoche presenti, passate e persino future.

L’arte di Sabrì è un monito su tanti fenomeni che ci vedono responsabili, una pittura  in grado di dare espressione alla crisi più grave mai vissuta dalla specie umana e che stranamente per quanto siamo a conoscenza di questa crisi, non lo siamo davvero. Non la sentiamo nelle viscere; non è parte della nostra cultura. Sabrì usa la forza del colore, che diventa la forza motrice dietro i suoi lavori. Non  si tratta di semplice arte concettuale, non si tratta solo di spinta estetica, né di semplice amore per la Terra.  E’ indignazione ed empatia allo stesso tempo. E l’empatia in un certo senso è una sottocategoria dell’amore, in senso radicale, poi si aggiungono il talento e una miscela di ricerca e persistenza.

E nascono i rossi incandescenti di ‘casa’ che brucia, di ventre che sforma, di sole che splende senza tregua d’ombra. I blu dei fondali oceanici, vibranti come se avessero pure loro un sangue bollente. Il colore che esplode e irradia un’emotività che sembra felice. Ma qui c’è un sentimento che viene prima del piacere e del dolore: la desolazione per un’assenza. Di attenzione, di rimedi, di coscienza. Nella personale di Sabrì, in mostra  anche l’ultima produzione dell’artista ispirata alla pandemia. Una testimonianza per le generazioni future , tracce di un muto linguaggio di quei  momenti infausti, raccontati attraverso una  ‘nebbia’ di sentimento in bilico tra il dolore, la paura e la speranza.

Dal 24 settembre al 3 ottobre presso la Villa Comunale di Frosinone. Vernissage venerdì 24 alle ore 18.00 gemmato da un momento musicale che prevede un sublime duettare tra il profondo pianoforte di Giordano Cedrone e lo struggente violino di Giulio di Gioia con la direzione artistica di Katia Sacchetti

Monia Lauroni