HOMEPAGE APPUNTAMENTI C’era una volta…le ‘Principesse Moderne’ dell’Istituto Angeloni 

C’era una volta…le ‘Principesse Moderne’ dell’Istituto Angeloni 

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È proprio vero che é sempre la moda di ‘tendenza’ a creare le regole dello stile? Le stagioni del mondo ruotano in continuazione senza dare più la possibilità di avere un inizio o una fine. É tutto un un grande frullatore dove prevale la stranezza, dove l’unico modo per farsi individuare sia per chi disegna che per chi indossa è essere stravaganti, sempre più ‘americanstyle’  e quindi visibili. Ma esiste ancora un universo parallelo che predilige riferimenti di eleganza e storia, raffinatezza e cultura e sogno, tutto sotto la stella del Made in Italy. Quest’universo fatto e creato dai giovani ha sfilato mercoledì mattina presso la Villa Comunale di Frosinone. Un Universo di stile che porta il marchio dell’istituto Angeloni.  La manifestazione di fine anno, ideata e realizzata dagli insegnanti e dagli studenti dell’indirizzo Moda “Industria Artigianato per il Made in Italy” dal titolo ‘Principesse Moderne’  ha decisamente stravolto le regole e regalato un po’ di ‘fantasia’ a tutti gli invitati. L’intuizione è stata straordinaria come straordinario è stato il lavoro dei ragazzi, degli insegnanti e della Dirigente Scolastica Cristina Boé. Abbiamo parlato di intuizione, il famoso colpo di genio che ha il potere di rendere il bello bellissimo: Walt Disney è il padre dello stile contemporaneo. Lui, inutile girarci intorno, con la sua incredibile fabbrica della fantasia, ha disegnato gli antenati del nostro modo di essere oggi. Partendo da questo presupposto e dal bisogno di ritornare alla magia di un mondo che per troppo tempo ha messo da parte i sogni, tutta la creatività dell’istituto Angeloni ha sfilato con creazioni ispirate proprio a loro, alle Principesse. Ma in chiave moderna. Passi giovani da red carpet, ma con l’ombra del futuro. Quello del Made in Italy; ed è proprio sulle loro gambe, nelle loro intuizioni, nelle loro ricerche di stile e materiali che il marchio della moda italiana riuscirà a sopravvivere. L’abito azzurro di Cenerentola, le grandi maniche a sbuffo indossate da Ariel, lo scollo a barca tipico di Belle: dettagli impressi nella memoria di ogni donna cresciuta a pane e sogni e che incarnano perfettamente il percorso di studi, di ricerche, di confronti e di non pochi sacrifici del mondo dell’Angeloni.  Il mondo della moda che si è aperto per farsi conoscere attraverso una vera e propria immersione nella vita della scuola. Il tutto, ovviamente, in un clima di festa che ha coinvolto studenti, insegnanti, autorità presenti e ospiti. Una sfilata di cultura prima ancora che essere show e divertimento. Del resto, la moda italiana è cultura, è creatività, è innovazione. Ad essa è legato il concetto del ‘Made in Italy’ che rappresenta forse il biglietto da visita più bello del nostro Paese. Ma per l’Istituto frusinate la moda è anche formazione, cura del talento, attenzione alla voglia di crescere e di sperimentare degli studenti, terreno fertile per la maturazione delle loro curiosità grazie all’impegno degli insegnanti. Ogni abito, ogni accessorio, la scelta delle stoffe e dei materiali è stata opera dei giovani studenti che hanno saputo soprattutto ‘materializzare’ la psicologia del personaggio. Da questo si deduce il loro ruolo fondamentale in un settore in cui tradizione e innovazione si intrecciano per una nuova elaborazione delle eccellenze del Made In Italy; il tutto con uno sguardo sempre più attento alla sostenibilità, tema che permea in profondità la filiera della moda, consentendo sviluppi virtuosi della catena produttiva e permettendo la realizzazione di prodotti sempre più in linea con le richieste di un pubblico impegnato e attento a qualità e rispetto dell’ambiente. Temi che sono stati trattati da Rocco Picarazzi, titolare dell’impresa Tessitore di Boville Ernica, e Pro Cristiano titolare insieme alla consorte dell’omonima impresa di Ferentino. Il Made in Italy è esploso in tutta la sua creatività anche nelle scenografie, opera di Steven Tavani, studente dell’Angeloni che ha contribuito alla ‘favola’ anche con un costume da Re Tritone da lui ideato con particolari materiali adatti al nuoto.  Passi, parole, abiti, sfide e palpiti del gladiatorio paradiso di essere giovani e talentuosi in rapporto al macrocosmo del meraviglioso Made in Italy che a sogni aperti si troveranno un giorno a rappresentare.  Principi e Principesse non si nasce, si crea. Benevole chimere di tutto questo le straordinarie docenti Daniela Crocca, Maria Lucia Scaccia, Marta Naruli, Rosanna Passaretti, Cristina Savo, Fedora Piccirilli, Carla Antonucci.  In bocca al lupo ragazzi…i sogni son desideri che se ci credi si avverano.

Monia Lauroni