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Calcio – Mirko Gori si rimette al centro del Frosinone

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Il centrocampista si prepara la rientro dopo l’infortunio alla spalla rimediato a Foggia

Dove c’eravamo lasciati? Ah si, era Foggia, il 28 dicembre scorso, ultima partita del 2017 e il Frosinone che di lì a poco avrebbe espugnato lo “Zaccheria” per 2-1 (grazie alla doppietta di Daniel Ciofani) rimanendo saldamente nelle zone alte della classifica del campionato cadetto. Una vittoria prepotente in un campo storicamente difficile e alla quale aveva partecipato stoicamente anche Mirko Gori, giocando tutti i novanta minuti e oltre di quella partita con una spalla lussata dopo uno scontro di gioco avuto nei primi minuti della gara stessa. Quella sera si ebbe in modo tangibile e chiaro la prova di quanto il centrocampista ciociaro, cresciuto nelle giovanili del club, fosse attaccato ai colori giallazzurri. D’altronde non si fa mistero se si pensa che Gori la maglia del Frosinone ce l’abbia tatuata addosso come una seconda pelle e che sia uno di quelli che dal campo esce sempre dopo aver dato il massimo e a volte anche qualche cosa di più per difendere l’onore della sua squadra e di tutta la popolazione ciociara che lui rappresenta. I tifosi lo amano per questo, per il suo attaccamento, per la sua “tigna ciociara”, per il suo essere sempre presente quando serve. Non ama apparire, di base è una persona timida e riservata, ma sul campo però si fa sentire sempre. Lotta e non molla mai. Ed è questo quello che conta. Il tifoso di calcio ama questi tipi di calciatori, i passionali, quelli che non fanno niente per nascondere il proprio amore verso la maglia del cuore. Per fortuna che ci sono calciatori ancora come Mirko Gori verrebbe da dire… perché nell’epoca dei cambi di maglia troppo frequenti e delle proprietà cinesi, in provincia si possono trovare ancora esempi di giocatori cosiddetti “bandiera”. Frosinone per questo è un’isola felice perché ha molti calciatori identificati nella sua realtà. Oltre a Gori, basterebbe citare Alessandro Frara e Luca Paganini su tutti. Uomini e professionisti che hanno scelto di legarsi per molti anni ad una realtà in crescita sportiva costante. Scelte di cuore ripagate dall’affetto dei tifosi che non saranno mai indifferenti a questo tipo di dimostrazioni di affetto dei loro idoli. Ora Mirko Gori è pronto al rientro, è tornato ad allenarsi con i compagni desideroso di tornare ad essere importante per i colori della maglia che ama, a livello sportivo, più di qualsiasi altra cosa. Vuole riprendersi il maledetto tempo perduto e vuole farlo come gli è sempre riuscito meglio: lottando come un leone in mezzo al campo con la sua maglia numero cinque. Non gli è mai riuscito di dimostrarlo in maniera diversa il suo amore per il Frosinone e forse proprio perché il modo migliore per dimostrarlo è proprio quello di vederlo lì sul campo di gioco con quella maglia addosso. Per lui una seconda pelle.

Massimo Papitto