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Calcio – Frosinone, Turati: “Per Bologna c’è rammarico, era una partita alla nostra portata”

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E’ intervenuto a Goal di Notte, trasmissione in onda su TMW Radio e Tele UniversoStefano Turati, portiere del Frosinone. Ecco le sue parole:

Un giocatore-ultras quasi:
“Cantare sotto la Curva? E’ nato lo scorso anno, il capo ultrà ci lanciò il megafono e il capitano passò a me quello”.

E’ appassionato di curve?
“Mi sono appassionato di calcio più che per il gioco per l’ambiente. Mi piace sentire i cori, conoscerli, anche quelli delle altre squadre”.

Qual è il suo mito?
“Il mio idolo era Julio Cesar, poi Handanovic e Buffon. Sono questi tre i portieri che ho sempre ammirato”.

Il lavoro quotidiano è più con i piedi o tra i pali oggi?
“Il lavoro è cambiato rispetto a una volta, il calcio è evoluto e con la costruzione dal basso è importante lavorare con i piedi. Ma si fanno partitelle e tanto altro”.

Il gioco moderno lascia meno solo il portiere rispetto a una volta?
“Il nostro ruolo è più mentale, giochi con altre dieci persone, più simile a un tennista però il portiere. E’ un ruolo molto complicato da comprendere, ci sono mille variabili che incidono e questo ti porta a isolarti. E’ un mondo in cui ci capiamo solo noi”.

Cosa è mancato per impattare col Bologna?
“C’è tanto rammarico, abbiamo dimostrato ancora il nostro calcio. Non so cosa c’è mancato, ho rivisto la partita stamane ma ero ancora sotto adrenalina. Ora analizzeremo cosa potevamo fare meglio. Penso che il Bologna sia un’ottima squadra ma era alla nostra portata”.

Rispetto al primo tempo cosa vi ha detto mister Di Francesco?
“Il mister è sempre una persona super-positiva. Eravamo sotto di due gol ma mancavano 50′ e quindi potevamo recuperarla. Potevamo infatti pareggiarla nella ripresa”.

Anche ieri una dimostrazione che il Frosinone c’è. C’è da sistemare la prestazione fuori casa. Cosa manca?
“Sinceramente non so. Forse il fatto che giocando in casa i ragazzi non sono abituati, compreso me. Ma possono incidere tanti fattori”.